Viper, la mappa ad altissima risoluzione dell’universo remoto.
Finora conoscevamo varie mappe dell’universo, ma finora nessuna aveva raggiunto il livello di dettaglio che ha raggiunto questa del progetto Viper.
Viper significa significa Vimos Public Extragalactic Redshift Survey.
I dati sono stati raccolti dallo spettrografo Vimos, installato sul Very Large Telescope dell’Eso.
Il risultato ottenuto è stupefacente: è la migliore panoramica dell’universo lontano e lontanissimo.
All’interno si contano circa 90.000 galassie molto lontane, riprese nelle bande dell’ultravioletto e dell’infrarosso, fino a una distanza di nove miliardi di anni luce, quando l’universo aveva circa 5 miliardi di anni di età, a partire dal famoso Big Bang.
Nelle immagini si notano delle trame intricate, strutture di galassie che formano ammassi e super ammassi.
Una sorta di immensa ragnatela dove in alcune zone si nota chiaramente la materia, in altre non se ne trova traccia.
Almeno apparentemente perché, come noto, una buona percentuale del nostro universo dovrebbe essere costituita dalla cosiddetta materia oscura, non percepibile con gli strumenti a nostra disposizione.
La ricerca è stata condotta da un team internazionale di astronomi coordinati dal nostro Inaf, Istituto Nazionale d’Astrofisica.