La vitamina D fondamentale per il nostro organismo

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Nonostante il nostro organismo sia un meccanismo perfetto, ci sono alcune “fonti insostituibili” per noi come quelle legate alla vitamina D, il nostro organismo infatti funziona bene e alla perfezione, principalmente se gli vengono somministrati nutrienti e sostanze giuste così come per una macchina che per durare di più negli anni deve avere una manutenzione costante.

Tra le sostanze di cui non si può fare proprio a meno, e che è stata sottovalutata persino dagli esperti negli scorsi anni, vi è la vitamina D.

La vitamina D è una sostanza molto importante per il nostro organismo, essenziale per le ossa e a rinforzare il sistema immunitario. La vitamina D è liposolubile, quindi si scioglie nei grassi, e, a differenza delle altre vitamine, si comporta come se fosse un ormone, agendo su diversi organi e tessuti.

Tra le principali funzioni c’è quella di regolare la quantità di calcio e fosforo presenti nel corpo, la cui carenza può causare rachitismo nei bambini, osteomalacia e fragilità ossea.

Un basso livello di vitamina D è legato a doppio filo alla miopatia, ossia alla perdita di forza muscolare. Il deficit e la carenza di questa vitamina, endemiche nella popolazione italiana, arriva all’80% in quella anziana che proprio per questo deficit rischia cadute pericolose.

Le fratture di femore da fragilità comportano un’alta incidenza di mortalità in quanto circa il 20-30% ha esito fatale entro il primo anno dalla frattura. Inoltre, su 10 persone che sopravvivono alla frattura del femore, tra 2 e 3 sopportano pesanti conseguenze che ne minano l’autonomia e la qualità della vita. Un altro 20% deve essere assistito, spesso per lunghi periodi.

Vitamina D, sostanza fondamentale per il nostro organismo

vitamina d sostanza fondamentale per il nostro organismo

Per vitamina D si intende un gruppo di pro-ormoni liposolubili costituito da 5 diverse vitamine: vitamina D1, D2, D3, D4 e D5. Le due più importanti forme nella quale la vitamina D si può trovare sono la vitamina D2 (ergocalciferolo) e la vitamina D3 (colecalciferolo), entrambe le forme dall’attività biologica molto simile. Il colecalciferolo (D3), derivante dal colesterolo, è sintetizzato negli organismi animali, mentre l’ergocalciferolo (D2) è di provenienza vegetale.

La fonte principale di vitamina D è la radiazione solare. La vitamina D ottenuta dall’esposizione solare o attraverso la dieta è presente in una forma biologicamente non attiva e deve subire due reazioni di idrossilazione per essere trasformata nella forma biologicamente attiva, il calcitriolo. (fonte Wikipedia)

Un’eventuale carenza di questa vitamina, valutata attraverso uno specifico esame del sangue, è quindi da tenere sotto controllo, soprattutto nei bambini e se superata una certa età.

Anche le donne incinte andrebbero essere valutate per i livelli di questa vitamina, da somministrare quando necessario per prevenire le fratture da fragilità in gravidanza o allattamento.

Molti studi nel corso degli anni hanno infatti dimostrato la sua importanza nella prevenzione di diverse malattie tra cui tumori e disturbi del sistema nervoso, ma anche nei confronti di alcune infezioni.

La carenza di vitamina D è associata persino ad altre malattie quali il diabete di tipo 2, la sclerosi multipla e la demenza senile.

Purtroppo, a livello alimentare, non sono molti gli alimenti ricchi di Vitamina D. Ad esempio troviamo i prodotti lattiero-caseari, rosso d’uovo e alcuni tipi di pesce. La percentuale maggiore di vitamina la si ottiene però a partire dalla luce solare.

Per acquisire una buona dose di vitamina D c’è bisogno di esporsi regolarmente al sole, ogni giorno per almeno 20-30 minuti. Alcuni fattori, però, possono ostacolare la produzione di questa sostanza, come l’uso di protezioni solari.

Con questo non si vuole certamente dire di non proteggersi dall’azione dannosa dei raggi ultravioletti, ma di continuare a utilizzare le creme protettive nelle ore più calde del giorno riservando almeno una mezz’ora di tempo ad un’esposizione senza crema.

E’ possibile valutare il proprio livello di vitamina D con le analisi del sangue, rivolgendosi al proprio medico se si decide di assumere questa vitamina.

Importante, in definitiva quindi, non sottovalutare gli effetti negativi legati alla sua carenza. È importante accorgersi dei sintomi, e soprattutto  non ignorarli, prima che si verifichino ripercussioni anche gravi sulla nostra salute.

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