Rinunciare alla casa per una nave da crociera? Sembra un sogno esotico, ma per Angelyn e Richard Burk è diventata una scelta concreta e, soprattutto, più economica rispetto alla loro vita precedente. Dopo un evento traumatico che ha spazzato via tutti i loro averi, la coppia americana ha abbracciato il minimalismo e deciso di vivere in mare aperto, approfittando dei vantaggi economici e logistici delle crociere permanenti.
Prima del cambio di vita, il loro costo annuo di vita superava i 75.000 dollari, tra affitto, bollette, assicurazioni e manutenzioni. Oggi riescono a vivere con circa 35.000 dollari l’anno, godendosi comfort inclusi come pasti, trasporti, spettacoli ed escursioni, tutto compreso nel prezzo della crociera. Come spiegato da CNN Travel (fonte), questo stile di vita sta affascinando anche altre famiglie e pensionati in cerca di una vita alternativa più sostenibile.
Non si tratta solo di un viaggio continuo, ma di una vera e propria strategia contro il carovita, che negli ultimi anni ha colpito molte economie occidentali, Italia inclusa. Anche per liberi professionisti con Partita IVA, valutare formule di vita più leggere (come il nomadismo digitale o la vita in mobilità) potrebbe rivelarsi una strategia da non sottovalutare.
La svolta improvvisa: da una perdita totale a una nuova vita
Tutto ebbe inizio nel 2013, quando un trasloco andato storto cambiò per sempre il destino della coppia. Durante il trasferimento verso una nuova abitazione, un incendio distrusse completamente il camion dei traslochi, riducendo in cenere ogni loro bene materiale. Quello che avrebbe potuto essere un trauma paralizzante, si trasformò in un’opportunità per ripensare il proprio stile di vita.
Privati dei loro oggetti e costretti a ripartire da zero, Angelyn e Richard hanno scelto di non rimpiazzare ciò che era andato perso. Hanno deciso invece di semplificare, adottando un approccio minimalista e liberandosi del peso della proprietà. Una scelta radicale, che ha trovato un terreno fertile in un momento storico in cui il concetto di possesso viene spesso rivalutato in funzione dell’esperienza. Studi recenti, come quello pubblicato dall’American Psychological Association (fonte), suggeriscono che le esperienze generano maggiore felicità rispetto agli oggetti.
Il minimalismo, da movimento di nicchia, è diventato per molti una strategia per uscire da modelli di consumo insostenibili. E nel caso dei Burk, è stato proprio l’abbandono del superfluo a rendere possibile una nuova vita in mare aperto, con costi più contenuti e una qualità della vita più ricca sul piano umano e relazionale.
Vivere in crociera: tutti i costi (e i risparmi) di uno stile di vita alternativo
Uno degli aspetti che più colpisce della scelta di Angelyn e Richard Burk è il notevole risparmio economico che deriva dal vivere in crociera. Prima di salpare, la coppia spendeva circa 75.000 dollari l’anno per mantenere la propria casa, comprese spese come affitto, bollette, assicurazioni, manutenzione e tasse. Oggi riescono a vivere con meno della metà: circa 35.000 dollari all’anno, come spiegano a diverse testate internazionali, tra cui Business Insider.
Ma come è possibile un simile abbattimento dei costi? Il segreto sta nella natura “all inclusive” delle crociere: pasti completi, alloggio, intrattenimento, palestra, cinema, trasporto tra destinazioni e perfino assistenza medica di base sono spesso inclusi nella tariffa. È un modello che elimina molte delle spese fisse tipiche della vita a terra.
Naturalmente, non tutto è compreso. Ci sono costi extra come il bucato (fino a 25 dollari a lavaggio), le escursioni organizzate a terra, alcune bevande e le mance per il personale. Tuttavia, anche considerando queste spese, la cifra complessiva resta decisamente inferiore rispetto alla gestione di una casa. Per molti pensionati o liberi professionisti, può rivelarsi un’opzione interessante, soprattutto se si cerca di ottimizzare il proprio budget senza rinunciare alla qualità della vita.
Un’alternativa all’inflazione: vivere in crociera per proteggersi dai rincari
Uno dei benefici meno considerati, ma più tangibili, della vita in crociera è la protezione dai rincari del costo della vita. Mentre molte famiglie affrontano l’aumento dei prezzi di affitti, energia e alimentari, Angelyn e Richard riescono a mantenere le loro spese quasi invariate nel tempo. Questo è possibile perché le tariffe delle crociere tendono a essere stabili, specialmente per chi viaggia spesso e approfitta di offerte dedicate o programmi fedeltà.
Come evidenziato da un’analisi di Cruise Market Watch (fonte), le compagnie di crociera premiano i viaggiatori abituali con sconti cumulativi, upgrade gratuiti e crediti di bordo, riducendo ulteriormente il costo reale della vita a bordo. Per chi è in pensione o lavora in modalità digitale, questa prevedibilità diventa un asset prezioso per pianificare il budget senza sorprese.
Un ulteriore vantaggio? La flessibilità. Chi vive in crociera può selezionare rotte più economiche nei periodi di bassa stagione, evitando i picchi di prezzo delle festività. Inoltre, si riducono drasticamente le spese tipiche della vita urbana, come trasporti locali, manutenzione domestica o bollette. Il risultato è una forma di nomadismo strutturato, dove ogni euro speso viene massimizzato in valore, esperienze e comfort.
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