Cosa trasforma un giocattolo da 7 euro in un pezzo da collezione venduto all’asta per la cifra record di 150.000 dollari? Nel caso di Labubu, la creatura mostruosa con le orecchie da elfo, la risposta è un mix esplosivo di arte, social media e un pizzico di fortuna. La recente vendita di una statua a grandezza naturale (131 cm) presso la casa d’aste internazionale Yongle di Pechino ha ufficialmente consacrato questo personaggio come il più costoso del suo genere, proiettandolo da fenomeno virale a icona del collezionismo moderno.
Ma come ha fatto un mostriciattolo nato dalla fantasia di un artista di Hong Kong a scatenare una vera e propria frenesia globale? La storia di Labubu è un caso di studio perfetto su come nascono le tendenze nel 21° secolo.
La Scintilla: Social Media e Approvazioni VIP
Tutto è iniziato, come spesso accade oggi, su internet. La popolarità di Labubu è esplosa quando Lisa, star del gruppo K-pop Blackpink, ha iniziato a pubblicare foto con le bamboline sui suoi social. L’effetto è stato istantaneo. Da quel momento, il passaparola digitale è diventato inarrestabile, trasformando i peluche in accessori virali su TikTok.
La febbre del collezionismo ha contagiato rapidamente altre celebrità. Vedere icone di stile come Rihanna e Dua Lipa, o persino leggende dello sport come David Beckham con un Labubu appeso alla borsa, ha dato al giocattolo uno status symbol inaspettato. Come sottolineato da diverse analisi di mercato, l’influenza delle celebrità nel settore dei beni di lusso e da collezione è un fattore che può accelerare la desiderabilità di un prodotto in modo esponenziale.
Il Genio del Marketing: Pop Mart e le “Blind Box”
Dietro al successo di Labubu c’è l’azienda cinese di giocattoli Pop Mart, un colosso che ha ridefinito il mercato degli art toys. Fondata 15 anni fa, l’azienda è stata elogiata per aver trasformato “l’acquisto di giocattoli in un atto di sofisticatezza alla moda”. Il loro asso nella manica è il modello di vendita delle “blind box” (scatole a sorpresa).
Il meccanismo è semplice ma potentissimo: i clienti acquistano una scatola senza sapere quale versione del personaggio troveranno all’interno. Questa incertezza alimenta il brivido della scoperta e spinge i collezionisti ad acquistare più pezzi nella speranza di trovare la variante rara o completare l’intera serie. È una strategia che unisce il gioco d’azzardo alla passione per il collezionismo, creando una domanda costante e code interminabili fuori dai negozi fisici.
La Visione dell’Artista: Kasing Lung e le Fiabe Europee
Ma Labubu non è solo un prodotto di marketing. Nasce dalla visione di Kasing Lung, artista e illustratore di Hong Kong che ha dato vita a questo universo di mostri gentili. In un’intervista alla rivista Hypebeast, Lung ha raccontato di aver tratto ispirazione dalla sua infanzia e dalla sua vita nei Paesi Bassi, dove è rimasto affascinato dalle “vecchie leggende europee sugli elfi”.
I primi schizzi risalgono al 2015, nati da un’abitudine infantile di disegnare personaggi fantastici non avendo a disposizione console o computer. Nel 2019, l’accordo con Pop Mart ha trasformato quelle illustrazioni in oggetti tridimensionali, dando inizio al fenomeno. Il nome “Labubu”, ha spiegato l’artista, non ha un significato specifico, ma evoca semplicemente l’essenza di questa creatura sognante e un po’ bizzarra. Questa fusione tra un’estetica di ispirazione europea e la sensibilità del mercato asiatico si è rivelata una formula vincente, consolidando Kasing Lung come uno degli artisti più influenti nel mondo degli Art Toys, un settore in continua crescita che unisce arte contemporanea e cultura pop.
La vendita record a Pechino non è quindi solo un aneddoto, ma il culmine di un percorso che ha unito la creatività di un artista, l’astuzia commerciale di un’azienda e la potenza di fuoco dei social media, dimostrando che anche un piccolo mostro con le orecchie a punta può diventare un gigante nel mondo dell’arte e del collezionismo.
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