WWF Italia, da 50 anni dalla parte degli animali

VEB

Il 5 luglio 1966 si costituisce a Roma il Fondo Mondiale per la Natura: il WWF Italia compie 50 anni.

Non si può certo dire che il WWF faccia solo declamazioni di principio. Fin dalla sua costituzione, infatti, l’associazione ambientalista ha ricolto la sua azione verso la conservazione della natura con azioni concrete.

Dalla difesa del cervo sardo, del lupo italico, degli avvoltoi, delle paludi, alla creazione di oasi di protezione per la fauna, a quelle aperte al pubblico e attrezzate per l’educazione ambientale, il WWF, come si legge nel sito ufficiale dell’associazione, ha un unico obiettivo: costruire un pianeta in cui gli uomini possano vivere in armonia con la natura.

Fulco Pratesi, presidente onorario e uno dei fondatori del WWF Italia, nel festeggiare con volontari e Donatella Bianchi, presidente dell’associazione ambientalista, ha ricordato: “Se non avessimo avuto l’idea di aderire, cosa sarebbe cambiato nella nostra società e nel nostro Paese?”.

Probabilmente una gran parte delle paludi sarebbe stata bonificata, probabilmente il lupo sarebbe ormai estinto, probabilmente molti boschi, steppe, acquitrini, pascoli sarebbero stati invasi dal cemento. E la caccia sarebbe durata, come nel 1966, per sette mesi l’anno”.

“E non avremmo avuto quei 35 mila ettari di territorio protetto che sono le Oasi WWF, una sorta di parco nazionale diffuso rappresentativo di tutti gli habitat naturali presenti nel nostro Paese”.

Grazie dunque al WWF Italia, un impegno che come dice Donatella Bianchi ha un unico obiettivo finale: “Lasciare un’eredità migliore alle generazioni future”.

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