Adolescenti, rischio depressione per l’ossessione di restare sempre online

VEB

L’ossessione di essere sempre online, principalmente sui social, può ricondurre ad un disturbo di tipo depressivo.

Adolescenti rischio depressione per ossessione di restare sempre online
foto@Pixabay

L’uso massiccio che soprattutto i ragazzi fanno dei social, emerge da tutte le ricerche condotte nell’ultimo decennio: sono casi più unici che rari coloro che non sono iscritti a uno o più social network e non vi si collegano più volte al giorno, ovviamente dal proprio smartphone.

Eppure questo fenomeno non va sottovalutato: il passare troppo tempo sui social non solamente toglie tempo prezioso ad altre attività, come il sonno, lo studio o il rapporto faccia a faccia coi pari, ma influenza anche il caratteri dell’adolescente, rischiando persino di sfociare in un disturbo depressivo.

Secondo uno studio della Glasgow University (Regno Unito), presentato in occasione di una conferenza della British Psychological Society, oggi giorno gli adolescenti si sentono addirittura “costretti” a tenere il passo con i loro amici online, e questo potrebbe provocare disturbi del sonno, depressione e ansia.

Circa il 90% dei ragazzi è online e la ‘paura di essere dimenticati’ (Foar in inglese, Fear of missing out on social media) mette sotto pressione i giovani e giovanissimi, che cercano di prolungare il più possibile la loro permanenza su internet.

L’adolescenza può essere un periodo di maggiore vulnerabilità per la depressione e l’ansia, e la scarsa qualità del sonno può contribuire“, ha detto Heather Cleland Woods, che ha coordinato lo studio: la percezione di dover stare sempre online riduce la qualità del sonno del 13,5 per cento.

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