Adottano una bambina di 6 anni ma c’è qualcosa di strano

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Una famiglia nello stato americano dell’Indiana aveva deciso di adottare una bambina ucraina di 6 anni, ma la ragazzina si è rivelata essere ben altra persona.

Adottano una bambina di 6 anni ma ce qualcosa di strano
Adottano una bambina di 6 anni ma c’è qualcosa di strano.

Tutto normale per la famiglia, che è tornata a casa con la figlia di 6 anni. Tuttavia, col passare del tempo, la famiglia si rese conto che c’era qualcosa che non andava nella bambina e le cose iniziarono a prendere una brutta piega.

La famiglia dell’Indiana è stata anche oggetto di un documentario, pensavano di aver adottato una bambina ucraina di 6 anni nel 2010, non sapendo che la loro vita si sarebbe trasformata in un incubo.

Michael e sua moglie, Kristine Barnett, hanno adottato Natalia il 26 aprile 2010, credendo di portare a casa una bambina di sei anni. La storia di Natalia Grace, è stata oggetto di un servizio ed una mini serie su Investigation Discovery (ID).

Ci sono dettagli spaventosi sulle esperienze della famiglia nel documentario. Michael e sua moglie, Kristine Barnett, descrivono una terribile esperienza vissuta con la loro figlia adottiva, Natalia Grace Barnett, e affermano che l’intera famiglia è stata sottoposta a violenze e abusi da parte della bambina.

La bambina, che pensavano avesse 6 anni, era in realtà una donna adulta di 22 anni affetta da nanismo. Nel documentario, Michael trema ancora mentre racconta le sue esperienze.

Gli atti violenti di Natalia dopo l’arrivo nella casa della famiglia, hanno fatto dubitare dell’età della bambina. Avendo scoperto che Natalia, nata in Ucraina, aveva 22 anni ed è affetta da nanismo, la famiglia ha presentato una petizione al tribunale di successione nel 2012 per cambiare legalmente la sua età a 22 anni.

Parlando a Good Morning America, Michael ha detto: “I dottori ci hanno detto: ‘Questa persona è una sociopatica. Siete tutti in pericolo. Natalia metteva le puntine sulle scale e noi le calpestavamo e ci facevamo male mentre salivamo le scale.

Natalia, che viveva con la sua famiglia a Layfette, nell’Indiana, ha minacciato di accoltellare anche i figli naturali della coppia. Michael, il padre, ha detto: “Ha cercato di avvelenare e uccidere mia moglie. Una notte ho aperto gli occhi e Natalia era in piedi in fondo al letto con un coltello in mano“.

Non mi sentivo assolutamente al sicuro con Natalia“, ha detto il figlio della coppia, Jake, parlando nel documentario. La famiglia Barnett è stata per anni terrorizzata da Natalia, che aveva minacciato di pugnalarli nel sonno. Natalia non si è fermata qui, ha spinto la madre contro i recinti elettrici e ha cercato di avvelenarla versandole della candeggina nel caffè.

Abbiamo dovuto nascondere tutti gli oggetti taglienti, spiega la famiglia. Natalia era una donna adulta. Aveva le mestruazioni e aveva i denti adulti. Tutti i medici hanno confermato che soffriva di una grave malattia mentale diagnosticata solo negli adulti.

Dopo che le petizioni della coppia furono accettate, la famiglia si trasferì in Canada con i loro tre figli biologici. Era qui che il loro figlio maggiore, Jake, avrebbe iniziato l’università. La coppia ha lasciato in Indiana la figlia adottiva Natalia, affittando un appartamento per lei.

Nonostante questo, però, sono stati accusati di doppia negligenza e processati per aver lasciato Natalia da sola in casa. La polizia ha detto che sebbene Natalia all’epoca soffrisse di una rara forma di nanismo, è stata comunque lasciata sola per tre anni.

Nonostante sia stata legalmente cambiata l’età della bambina, la coppia è ancora incriminata.

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