Aifa, fondamentale conservare correttamente i farmaci in vacanza

VEB

L’Agenzia italiana del farmaco (in acronimo AIFA) è l’istituzione pubblica competente per l’attività regolatoria dei farmaci in Italia.

L’AIFA opera in autonomia, trasparenza ed economicità, sotto la direzione e la vigilanza del Ministero della salute e del Ministero dell’economia e delle finanze. Collabora con le Regioni, l’Istituto superiore di sanità, gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, le associazioni dei pazienti, i medici, le società scientifiche, il mondo produttivo e distributivo del settore.

E’ compito dell’Agenzia del Farmaco autorizzare l’immissione in commercio dei nuovi farmaci, monitorare costantemente la rete di farmaco-vigilanza e vigilare sulla produzione delle aziende farmaceutiche. Obiettivo primario di questo organismo è quello di tutelare la salute promuovendo una nuova politica del farmaco ed una informazione corretta e indipendente sui farmaci rivolta a cittadini e operatori del settore.

Ed in questi giorni di piena estate con l’iniziativa Farmaci & Estate, l’organismo dà utili consigli a tutti gli italiani.

Il sole, il caldo, e i viaggi estivi sono infatti tre dei principali motivi per prestare attenzione a come usiamo e conserviamo i farmaci, per conservarne inalterata la loro efficacia, la qualità, e il loro utilizzo in sicurezza.

Come evidenziato sul sito, le condizioni ambientali possono incidere “sull’integrità, l’efficacia e la sicurezza dei medicinali”.

In primis, l’Agenzia riporta l’elenco delle categorie di farmaci che possono aggravare gli effetti delle alte temperature sulla salute: anticolinergici, antipsicotici, antistaminici, antiparkinsoniani, antidepressivi, ansiolitici e rilassanti muscolari, antiadrenergici e beta-bloccanti, simpatomimetici, antipertensivi e diuretici, antiepilettici e infine le altre classi di farmaci utilizzati per il trattamento di nausea e vomito, disturbi gastrointestinali, incontinenza urinaria.

Se già questi farmaci vanno assunti con cautela col caldo eccessivo di questi mesi, le conseguenze possono essere deleterie se non si presta attenzione adeguata anche al modo in cui si conservano.

Le modalità corrette per conservare correttamente i farmaci sono sempre indicate all’interno del Foglio illustrativo ma se non vengono specificate, la regola generale prevede “che vengano riposti in luogo fresco e asciutto a una temperatura inferiore ai 25°”, sottolinea l’Agenzia Italiana del Farmaco.

Occorre dunque evitare l’esposizione dei medicinali a fonti di calore e alla irradiazione solare diretta, anche nel caso di viaggi o soggiorni fuori casa.

Precauzione questa particolarmente importante per alcuni farmaci di emergenza che includono: gli antibiotici; i farmaci adrenergici (Agonisti adrenergici ad azione diretta: Adrenalina, Noradrenalina, Isoproterenolo, Dopamina, Dobutamina, Fenilefrina, Metoxamina, Clonidina, Metaproterenolo, Terbutalina, Salbutamolo, Metaraminolo); l’insulina; gli analgesici; i sedativi.

Si consiglia, in viaggio, poi di non riporre tutti i farmaci insieme in un unico contenitore, perché può creare confusione ed errori nei dosaggi e nella conservazione.

Usare una borsetta termica dove trasportare le medicine in valigia (ma sempre dentro le loro scatole originali), è il modo migliore per garantire la migliore conservazione. Ricordare inoltre sempre di portare i farmaci salvavita nel bagaglio a mano, insieme alla loro corretta prescrizione medica, spesso richiesta al controllo in aeroporto.

Infine è buona consuetudine misurare spesso la pressione durante una vacanza. Il caldo e lo stress del viaggio possono creare imprevisti sbalzi di pressione che è sempre meglio tenere sotto controllo.

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