Aifa, Valsartan contiene delle impurità

VEB

Come ci illustrano i rapporti Osmed, nell’Unione europea l’Italia è tra i Paesi che registrano il minor consumo di medicinali, con e senza obbligo di ricetta: soltanto il 38,4% dei suoi abitanti dichiara di aver usato farmaci etici in un arco di tempo di due settimane, quando la media europea si assesta al 48,6%. E sono poco meno del 20% gli italiani che nello stesso periodo dicono di aver preso almeno un Otc, a fronte di una media europea che arriva al 34,6%.

Questo non deve comunque far pensare che il consumo non sia in crescita, anzi: in media anche gli italiani assumono almeno una pillola al giorno, e l’Aifa vigila costantemente sulla loro bontà.

Nello specifico, l’attività di vigilanza volta a garantire la qualità dei medicinali presenti sul mercato viene svolta attraverso la gestione delle segnalazioni riguardanti la presenza di difetti in uno o più lotti di medicinali o materie prime, ma anche attraverso controlli nelle fabbriche di produzione.

La serie di verifiche cui sono sottoposti i medicinali in commercio può talvolta evidenziare una variazione del rapporto tra rischio e beneficio nell’uso del farmaco o, più semplicemente, un’efficacia minore rispetto a quella attesa. In altre occasioni, poi, un medicinale sottoposto ai controlli può non presentare la composizione qualitativa e quantitativa dichiarata nei documenti che ne accompagnano il percorso di vita.

Può anche accadere che vengano rilevate contaminazioni pericolose ed in questo caso, come è appena accaduto, viene disposto il ritiro immediato.

Nello specifico, nelle ultime ore oltre 700 lotti di farmaci contenenti il principio attivo valsartan sono stati ritirati da farmacie e catena di distribuzione.

Valsartan è un antagonista del recettore dell’angiotensina II usato per trattare l’ipertensione e l’insufficienza cardiaca. È disponibile da solo o in combinazione con altri principi attivi.

L’AIFA ha disposto il ritiro a causa di alcune impurità durante la sua produzione nello stabilimento della Zhejiang Huahai Pharmaceuticals, nel sito di Chuannan in Cina. La sostanza trovata è la N-nitrosodimetilamina (NDMA).

L’Aifa ha subito diffuso la lista dei prodotti ritirati sul proprio sito ed ha anche rivolto un accorato appello ai consumatori.

Nell’elenco compaiono diverse tipologie, è possibile visionarlo a questo indirizzo.

«Se il farmaco che assumi non è tra quelli indicati nell’elenco, puoi continuare regolarmente il trattamento. Se sei in trattamento con uno dei prodotti sopra elencati, consulta il medico il prima possibile per passare ad altri farmaci», si legge nel comunicato ufficiale.

«Non dovresti interrompere il trattamento senza aver parlato con il tuo medico – prosegue l’Aifa -, con il quale potrai concordare un trattamento alternativo (con altro medicinale a base di valsartan non interessato dal ritiro o con altro medicinale appropriato)», viene spiegato.

Ed ancora: «Se stai prendendo parte a una sperimentazione clinica con valsartan e hai dei dubbi, rivolgiti al clinico responsabile dello studio».

L’AIFA sta lavorando insieme all’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e alle altre agenzie europee   per valutare il grado di contaminazione nei prodotti coinvolti e adottare misure correttive nel processo produttivo“, ha quindi concluso l’Agenzia italiana del farmaco.

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