Alessandra Amoroso, stasera su Canale 5 lo show “Amiche in Arena”

VEB

 

Per la gioia dei tantissimi fans delle meravigliose artiste che il nostro paese può vantare in campo musicale, questa sera Canale 5 manderà in onda “Amiche in Arena”, show andato in scena presso l’Arena di Verona e che ripercorre i quarant’anni di carriera di Loredana Bertè.

Tra le artiste presenti spicca senza dubbio Alessandra Amoroso, che sarà presente sul palco riuscendo ad incantare già a partire dal duetto con Fiorella Mannoia per il brano “In Viaggio”.

Quindi, un’intensa interpretazione proprio al fianco di Loredana Bertè in “Sei Bellissima”, riuscitissima anche grazie alla grande estensione vocale della Amoroso, di nuovo sul palco al fianco di Elisa per cantare “Comunque andare”.

Quindi, doppia esibizione con Fiorella Mannoia e Loredana Bertè, organizzatrici in coppia della serata, con una delle canzoni più famose della storia della musica italiana, “Almeno tu nell’Universo”, dell’indimenticata sorella di Loredana.

Alla fine tutte le cantanti della serata si ritroveranno poi sul palco nel finale per cantare una versione corale di “Amiche non ne ho” di Loredana Bertè e di “Quello che le donne non dicono” di Fiorella Mannoia.

Questo però non è un periodo troppo sereno per la cantante lanciata da Amici: Alessandra è infatti finita nei guai recentemente per il video di «Fidati ancora di me», dove si vedono i palazzi Ater di Tor Marancia.

A quanto pare, la cantante scelse i palazzi di edilizia popolare ma senza chiedere l’autorizzazione, nè pagare il canone. Da Ater è quindi partita una denuncia che parla di invasione di edificio e truffa, ma la decisione, adesso, spetta alla procura.

Secondo il Corriere della Sera, l’esposto è stato presentato il 4 luglio scorso, con l’Ater che ha riassunto la vicenda a partire dalla prima mail nella quale la Bmovie Italia (la casa di produzione del video) aveva chiesto l’autorizzazione per le riprese, con l’Ater disposta a concederla dietro pagamento regolare del canone previsto: mille euro al giorno e 2.500 di cauzione. Con la risposta negativa di Bmovie, l’Ater pensava a una rinuncia definitiva, almeno fino a quando, a giugno, un dipendente dell’ente ha notato nel video i locali dello stabile di Tor Marancia.

«Purtroppo – hanno concluso i legali dell’azienda – è di solare evidenza che tale comportamento è stato realizzato per perseguire un ingiusto profitto a danno della pubblica amministrazione, consistente tanto nel mancato versamento del canone giornaliero per l’utilizzo del complesso quanto per gli introiti di carattere pubblicitario derivanti dalla rapida diffusione e commercializzazione del videoclip musicale».

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