Purtroppo le donne, nel terzo millennio, sono ancora costrette a sottolinearlo: il fatto di avere successo nel mondo, come nel mondo dello spettacolo, non è necessariamente legato al farsi “usare” o allo scendere a compromessi.
Lo aveva ripetuto qualche giorno fa Belen Rodriguez, sottolineando di non essere stupida come in molti vorrebbero farla passare, e lo rimarca Alessia Marcuzzi, che festeggia i suoi 25 anni di carriera al timone dell’Isola dei Famosi, nella sua seconda edizione targata Mediaset.
“Cominciai nel 1991 a Telemontecarlo”, ricorda al collega Malcom Pagani sul Fatto Quotidiano. Prima c’era stata l’università, “facoltà di Lettere, indirizzo spettacolo. Non ero neanche maggiorenne. Sono andata a scuola molto presto. All’Università mi ritrovai da sola. La maturità necessaria proprio non ce l’avevo”.
“Ai primi provini – prosegue – mi presentavo in jeans e Superga con la minigonna e le scarpe con il tacco nello zaino. Prima che me lo chieda, con me non ci hanno mai provato. Non si è mai azzardato nessuno. Questo lavoro si può fare benissimo senza scendere a compromessi”.
“Dicono gentile e intendono cretina, scrivono accomodante e vorrebbero dire senza personalità – ha dichiarato la conduttrice – Come se accompagnare lo spettatore con leggerezza equivalesse ad essere deboli. L’equazione gentile uguale scemo è veramente idiota e l’anno scorso, agli inizi dell’Isola, nei miei confronti non era neanche troppo velata. Io mi iscrivo al partito di Kenneth Branagh. È il mio eroe. Ha ragione lui. […] Oggi la trasgressione più grande è essere perbene”.
Ricordiamo che Alessia ha intrapreso la carriera da attrice in alcune commedie italiane come Chiken Park, diretto da Jerry Calà nel 1994, Il Mio West(1994), di Giovanni Veronesi, e Tutti gli uomini del deficiente, di Paolo Costella. Nei primi anni 2000 la svolta come conduttrice, con Le Iene, Scherzi a Parte e poi con Il Grande Fratello, e a breve con l’Isola.