Pronto il Piano Madia che prevede le assunzioni nella PA dei precari che hanno maturato almeno tre anni anche non continuativi.
Quello Madia è un piano straordinario di assunzioni finalizzato al superamento del precariato storico nella Pubblica Amministrazione.
Gli interessati potranno essere assunti dopo tre anni, (almeno questo è il periodo richiesto secondo l’Ansa) di precariato, anche non continuativo, a condizione però che abbiano superato un concorso pubblico.
La riforma Madia è in sintonia con la riforma del pubblico impiego e, soprattutto, risponde ai richiami dell’Europa che da qualche tempo ha acceso i fari sull’abuso di contratti a termine rinnovati all’infinito.
Il tavolo con i sindacati è stato convocato per mercoledì 15 febbraio.
All’ordine del giorno, oltre al precariato la lotta all’assenteismo e il nuovo sistema di valutazione.
Il piano straordinario per le assunzioni Madia dovrebbe coprire il triennio che va dal 2018 al 2020 e aprirà due strade:
- la stabilizzazione dei precari che lavorano a tempo determinato;
- l’apertura di bandi che riservano almeno il 50% dei posti disponibili al personale interno con contratti di lavoro flessibile.
Chi ha già sostenuto un concorso, superandolo, non è tenuto a farne altri.
A quanti lavorano con contratti a termine senza aver mai sostenuto un concorso, sarà data la possibilità di farne uno interno contando su una riserva di posti.
Da quando devono iniziare eventualmente i tre anni? La questione è ancora oggetto di discussione. Per i sindacati dovrebbero scorrere in 5 anni.
Se, per esempio, il Piano andrà in vigore il 2018, gli anni di lavoro precario non continuativo dovrebbero essere contati dal 2013.
Alcuni vorrebbero iniziare addirittura dal 2009. Ma questa questione è ancora tutta da dirimere.