I radioastronomi australiani hanno esaminato l’83% del cielo in meno di due settimane e hanno scoperto un milione di nuove galassie. Fino a poco tempo, gli scienziati non potevano nemmeno sognare tali velocità.
Il risultato è descritto in un articolo scientifico pubblicato sulla rivista Publications of the Astronomical Society of Australia.
I ricercatori hanno utilizzato l’ultimo radiotelescopio ASKAP. Una delle sue caratteristiche è un enorme campo visivo. È decine di volte più di quello di altri telescopi di sensibilità paragonabile.
Per coprire tutte le aree disponibili del cielo (che è l’83% della sfera celeste), ASKAP necessitava solo di 903 immagini separate. Ciò ha permesso allo strumento di completare un rilievo dell’intero cielo disponibile in meno di trecento ore.
Non c’è da stupirsi che il nuovo sondaggio si chiami Rapid ASKAP Continuum Survey (RASP), ovvero un sondaggio continuo veloce che utilizza ASKAP. È davvero veloce, perché non molto tempo fa ricerche di questa portata richiedevano anni.
Lo svantaggio di questa velocità sono enormi quantità di dati. Il numero di byte che il telescopio genera al secondo supera il volume del traffico Internet in tutta l’Australia. Per il sondaggio RASP, sono stati raccolti 13,5 exabyte di dati grezzi. Questo abisso di informazioni è stato elaborato dai supercomputer in tempo quasi reale. Dopo l’elaborazione, la nuova mappa dell’Universo ha richiesto “solo” 26 terabyte.
In termini di sensibilità (la capacità di fissare oggetti deboli), RASP è cinque volte superiore rispetto alle migliori rilevazioni precedenti delle stesse regioni di cielo. In termini di risoluzione (la capacità di distinguere i dettagli fini di un’immagine), è due volte superiore agli analoghi.
Questo è solo l’inizio. Gli astronomi stanno già pianificando una nuova indagine utilizzando il radiotelescopio ASKAP. Questo richiederà più tempo, ma consentirà una maggiore sensibilità. Di conseguenza, gli scienziati sperano di mappare decine di milioni di galassie.