L’acquisto di una vettura rappresenta uno degli investimenti più significativi per una famiglia, secondo solo alla casa. Eppure, il luccichio della carrozzeria in concessionaria nasconde spesso insidie meccaniche ed elettroniche che emergono solo dopo i primi mesi di utilizzo. Un recente sondaggio condotto nel Regno Unito ha ribaltato le aspettative di molti appassionati, mettendo sotto la lente d’ingrandimento le auto con i problemi più gravi e le riparazioni più costose. I risultati, basati sull’esperienza diretta di oltre 32.000 proprietari, offrono uno spaccato preoccupante ma essenziale per chiunque stia valutando di cambiare veicolo nel prossimo futuro.

I risultati del sondaggio: quando l’officina diventa una seconda casa
L’indagine non si è limitata a chiedere “ti piace la tua auto?”, ma è andata molto più in profondità. I dati raccolti coprono un arco temporale di due anni e analizzano le esperienze di guida su 30 marchi e ben 227 modelli differenti. Il criterio fondamentale per stabilire il punteggio di affidabilità non è stato solo il numero di guasti, ma la gravità degli stessi: quanto tempo l’auto è rimasta ferma? Quanto ha inciso il conto del meccanico sul bilancio familiare?
Quello che emerge è che la tecnologia, spesso sbandierata come punto di forza, si sta rivelando il tallone d’Achille di molte produzioni recenti. Guasti ripetuti all’impianto elettrico e malfunzionamenti dei sistemi di infotainment sono diventati più frequenti dei classici problemi al motore.
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Il crollo delle aspettative sui SUV compatti
La sorpresa più amara riguarda uno dei segmenti più amati dal mercato: i piccoli SUV. In cima alla lista nera troviamo la Nissan Juke (modelli dal 2019 a oggi), che ha registrato un punteggio di affidabilità disastroso del 55,2%. Non è solo la frequenza dei problemi a preoccupare, ma il costo per risolverli.
Mentre molti marchi coprono gli interventi in garanzia, i proprietari di Juke si sono trovati di fronte a uno scenario diverso: il 60% di chi ha subito un guasto ha dovuto sborsare cifre superiori ai 2.000 dollari. Un dato allarmante se si considera il segmento di prezzo dell’auto. La combinazione di tempi di riparazione lenti e costi di manodopera elevati ha affossato la reputazione di questo modello, con solo un 30% di casi risolti gratuitamente dalla casa madre.
Al secondo posto di questa poco lusinghiera classifica troviamo un altro gigante delle vendite: la Volkswagen Tiguan (dal 2020 a oggi). Con un punteggio del 64,2%, il SUV tedesco tradisce la proverbiale affidabilità teutonica principalmente a causa dell’elettronica. Il sistema di infotainment è responsabile del 31% dei problemi segnalati, seguito da noie all’impianto frenante. Anche qui, il fattore tempo è critico: oltre il 40% dei veicoli è rimasto bloccato in officina per più di una settimana, creando enormi disagi ai proprietari. Fortunatamente, a differenza della Juke, Volkswagen ha coperto i costi di riparazione nella maggior parte dei casi.
Chiude il podio negativo la Kia Sportage (2016-2021). Nonostante la garanzia lunga offerta dal marchio coreano, il 54% degli esemplari ha presentato difetti, con un focus preoccupante su motore e trasmissione.
Elettriche e Premium: il lusso non garantisce l’assenza di guasti
Si tende a pensare che spendere di più significhi avere meno problemi. I dati smentiscono categoricamente questa credenza. Le auto premium con problemi di affidabilità occupano posizioni rilevanti nella classifica, dimostrando che la complessità tecnologica spesso si traduce in fragilità.
La Mercedes Classe C (2021-oggi) si piazza al quinto posto. Nonostante il prestigio del marchio, i guasti sono risultati diffusi in modo quasi ubiquo: dall’aria condizionata al motore, passando per la trasmissione. Il dato che fa riflettere è la gravità: quasi il 40% dei guasti ha reso l’auto non guidabile, costringendo il proprietario a chiamare il carro attrezzi.
Anche Volvo, sinonimo storico di sicurezza e solidità, inciampa con i modelli S90 e V90, penalizzati da un’elettronica capricciosa e batterie da 12 volt che tendono a scaricarsi o guastarsi prematuramente. Lo stesso vale per l’Audi Q7, un SUV di lusso dove quasi la metà degli esemplari ha subito guasti che, nel 47% dei casi, hanno comportato spese di riparazione superiori ai 2.000 dollari.

Il paradosso delle auto elettriche
L’assenza di un motore termico complesso dovrebbe, in teoria, rendere le auto elettriche più affidabili. Tuttavia, la realtà è più sfumata. La Volkswagen ID.4 e la Hyundai Ioniq Electric figurano rispettivamente all’ottavo e al nono posto.
Per la Hyundai Ioniq, il problema non è tanto il guasto in sé, quanto l’attesa dei ricambi o la disponibilità delle officine specializzate: il 70% delle auto con problemi ha trascorso oltre una settimana in riparazione. Un fermo macchina inaccettabile per chi utilizza il veicolo per lavoro. Per la ID.4, le noie provengono da batteria e motore elettrico, anche se coperte da garanzia. Questo evidenzia come la manutenzione delle auto elettriche stia diventando un tema caldo, non per i costi del “tagliando”, ma per la gestione dei guasti imprevisti.
Analisi delle criticità ricorrenti
Scorrendo la classifica fino alla decima posizione, occupata dalla Renault Austral (problemi a motore e impianto elettrico, ma risolti gratuitamente), emerge un pattern chiaro. Non sono più i pistoni o le valvole a cedere per primi, ma il “cervello” dell’auto.
La Mazda CX-60, quarta classificata, offre un esempio perfetto di questa complessità moderna: metà dei proprietari ha segnalato malfunzionamenti che spaziano dalle sospensioni al sistema ibrido PHEV. Sebbene l’85% delle auto fosse ancora guidabile, la convivenza con spie accese e sistemi in avaria mina la fiducia nel mezzo.
È interessante notare come la percezione dell’affidabilità sia influenzata da due fattori:
- Il costo vivo: Se la casa madre paga, il cliente è infastidito ma non furioso (vedi Volkswagen e Mazda).
- Il tempo perso: Rimanere senza auto per una settimana è il vero incubo dell’automobilista moderno.
I dati suggeriscono che prima di firmare un contratto, è vitale informarsi non solo sulle prestazioni, ma sulla storia delle riparazioni del modello. Le auto moderne sono computer su ruote e, come tali, sono soggette a bug e crash di sistema che un tempo erano impensabili su una vettura.
Scegliere un’auto oggi richiede un’analisi che vada oltre l’estetica o i consumi dichiarati. I costi occulti di manutenzione possono trasformare un affare apparente in un debito continuo. Verificare forum di proprietari, report indipendenti e statistiche di guasti è l’unica assicurazione preventiva che funziona davvero.
Per chi volesse approfondire le metodologie di test e le classifiche complete, enti come J.D. Power o le associazioni dei consumatori europee offrono report annuali dettagliati che vale la pena consultare prima di ogni acquisto.
Domande Frequenti (FAQ)
Qual è l’auto più inaffidabile del 2025 secondo il sondaggio? Il primato negativo spetta alla Nissan Juke (modelli dal 2019 in poi). I proprietari lamentano costi di riparazione estremamente elevati e tempi di attesa lunghi. Circa il 60% dei guasti ha comportato spese superiori ai 2.000 dollari, una percentuale molto più alta rispetto ad altri modelli della stessa categoria.
Le auto elettriche sono più affidabili di quelle a benzina? Non necessariamente. Sebbene abbiano meno parti meccaniche in movimento, modelli come la VW ID.4 e la Hyundai Ioniq sono entrati in classifica a causa di problemi a batterie, motori elettrici e software. Spesso, il problema principale per le elettriche è il lungo tempo di fermo in officina per le riparazioni.
I marchi premium come Mercedes e Audi sono esenti da guasti frequenti? No, il prezzo elevato non garantisce l’assenza di difetti. La Mercedes Classe C e l’Audi Q7 figurano nella top 10 delle auto meno affidabili. La complessità dei loro sistemi elettronici e di comfort aumenta la probabilità di malfunzionamenti, che spesso risultano molto costosi da riparare fuori garanzia.
Quali sono i guasti più comuni segnalati dagli automobilisti? Oltre ai problemi classici a motore e sospensioni, la maggior parte dei guasti moderni riguarda l’elettronica non legata al motore. Sistemi di infotainment che si bloccano, batterie da 12 volt che si scaricano e malfunzionamenti dei sensori sono tra le cause principali di ricovero in officina per i modelli recenti.
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