Alle vacanze estive mancano ormai una manciata di settimane ed è già tempo di prenotare: se tanti amano anche i luoghi di cultura e la montagna, è indubbio che la meta preferita resta sempre e comunque il mare.
Ma su che base scegliere la location? I fattori in gioco sono tanti e nessuno trascurabile, ma la qualità delle acque dovrebbe avere un ruolo da leone.
Proprio in queste ore è stata diffusa la classifica delle “Bandiere Blu”, svelata a Roma dalla Foundation for Environmental Education, l’organizzazione internazionale no-profit, con sede in Danimarca, che promuove le buone pratiche per l’educazione ambientale.
Quest’anno sono 183 i Comuni rivieraschi italiani che hanno ottenuto la Bandiera Blu, 8 in più rispetto ai 175 dello scorso anno: sono 12 i nuovi ingressi, mentre 4 sono usciti per un totale di 385 spiagge premiate. Le bandiere Blu sono andate anche a 72 approdi turistici.
Fuori Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Rodi Garganico e Melendugno, dentro località come Pisticci, Villapiana, Anzio, Imperia o Sanremo.
La Liguria nel 2019 sale a 30 località, con tre nuovi ingressi, e guida la classifica nazionale. Segue la Toscana con 19 località.
La Campania rimane a 18 Bandiere: con 15 località seguono le Marche, che perdono due Bandiere, ma segnano un nuovo ingresso. La Sardegna è presente con 14 località, con un nuovo ingresso.
La Puglia conquista una nuova località e raggiunge 13 Bandiere, perdendone due. La Calabria va a quota 11 con due nuovi ingressi, mentre l’Abruzzo sale a 10, con l’ingresso di un lago. Il Lazio arriva a 9, con una nuova entrata, il Veneto conferma le sue 8 Bandiere.