Bilancio, l’Unione Europea vuole procedere contro l’Italia

VEB

La manovra di Bilancio sta proseguendo il suo iter in Parlamento per poter essere applicata a partire da gennaio 2019, ma una sonora bocciatura è già arrivata dalla Commissione Europea, che ha imposto al governo di rivedere il disegno di legge.

Il governo ha però scelto di proseguire sostanzialmente sulla stessa strada, e le conseguenze probabilmente non tarderanno ad arrivare: l’Italia, come prevede la stessa Costituzione, è obbligata a rispettare i limiti imposti dalla normativa europea in fatto di bilancio.

Cosa rischiamo quindi?

Il prossimo 21 novembre la Commissione presenterà un’opinione, questa volta definitiva, sul Documento programmatico di bilancio e se il giudizio sarà negativo si rischiano pesanti sanzioni.

E gli altri paesi non ci sostengono affatto: l’Austria in primis insisterà per rafforzare il rispetto della disciplina fiscale pronta a sostenere la procedura di deficit se l’Italia non scende a compromessi rispetto alle richieste della Commissione. Stessa linea seguita dall’Olanda, che si dice poco sorpresa della scelta deludente fatta dal governo italiano di non seguire le direttive.

La Commissione dal canto suo si sta prendendo il tempo necessario per analizzare il testo e prendere una decisione, e le valutazione, come quelle per i bilanci degli altri Paesi, saranno pubblicate il 21 novembre.

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