Attualmente, solo due Paesi in Europa possiedono un arsenale nucleare autoctono e indipendente: la Francia e il Regno Unito.
Questi due stati, membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, mantengono un proprio deterrente nucleare strategico. Tuttavia, il panorama nucleare europeo è più complesso e include la presenza di armi nucleari statunitensi stazionate in diversi Paesi NATO nell’ambito dell’accordo di “condivisione nucleare”.
Le Due Potenze Nucleari Europee: Francia e Regno Unito
I programmi nucleari di Francia e Regno Unito sono indipendenti l’uno dall’altro e rappresentano la loro dottrina di deterrenza.

La Forza di Dissuasione Francese (Force de dissuasion)
La Francia è l’unica potenza nucleare dell’Unione Europea (dopo la Brexit del Regno Unito) e mantiene un arsenale nucleare completamente indipendente e nazionale.
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- Numero di Testate: Si stima che la Francia possieda circa 290 testate nucleari (dato 2021/2025, in linea con le stime recenti).
- Vettori (Triade ridotta):
- Sottomarini Lanciamissili Nucleari (SNLE): La componente principale, basata su quattro sottomarini della classe Triomphant armati con missili balistici M51. La Francia adotta una deterrenza basata principalmente sul mare.
- Missili da Crociera Aerotrasportati (ASMPA): Missili con capacità nucleare lanciati da aerei da caccia Rafale.
- Dottrina: La dottrina francese, nota come “deterrenza dal debole al forte”, sottolinea la volontà di impiegare le armi nucleari solo in “circostanze di legittima difesa estrema”, con l’obiettivo di scoraggiare qualsiasi aggressione contro gli interessi vitali del Paese.
Il Deterrente Nucleare Britannico (UK Nuclear Deterrent)
Il Regno Unito possiede il suo deterrente nucleare sin dal 1952, ma il suo arsenale è strettamente interconnesso con gli Stati Uniti attraverso l’acquisto di missili balistici.
- Numero di Testate: Il Regno Unito detiene circa 225 testate nucleari (dato 2021/2025).
- Vettori (Componente Marina): L’intero arsenale è caricato esclusivamente su sottomarini.
- Sottomarini Lanciamissili Nucleari (SSBN): Quattro sottomarini della classe Vanguard, armati con missili balistici Trident II D5 di fabbricazione statunitense. Il deterrente britannico è interamente basato sul mare.
- Stato Attuale: Nel 2021, il governo britannico ha annunciato un aumento del tetto massimo di testate nucleari detenibili, da 180 a 260, una mossa che ha segnato un’inversione di rotta rispetto agli sforzi di disarmo precedenti.
La Condivisione Nucleare NATO (Nuclear Sharing)
Oltre agli arsenali nazionali di Francia e Regno Unito, l’Europa ospita armi nucleari tattiche degli Stati Uniti nell’ambito della strategia di deterrenza e condivisione nucleare della NATO. Questo programma consente agli alleati non nucleari di ospitare armi nucleari statunitensi, che in teoria potrebbero essere utilizzate dai loro aerei in caso di conflitto, sotto l’autorità del presidente degli Stati Uniti.
I Paesi NATO Ospitanti
Attualmente, si stima che circa 200 armi nucleari tattiche americane (bombe a gravità B61) siano stazionate in cinque Paesi europei:
- Belgio: Base aerea di Kleine Brogel.
- Germania: Base aerea di Büchel.
- Italia: Basi aeree di Aviano e Ghedi (dove sono in fase di dispiegamento le più recenti B61-12).
- Paesi Bassi: Base aerea di Volkel.
- Turchia: Base aerea di Incirlik.
Dato Chiave: L’Italia è uno dei Paesi che ospita il maggior numero di armi nucleari tattiche USA in Europa, con stime che indicano la presenza di circa 70-90 testate nelle basi di Aviano (PN) e Ghedi (BS).
La Tendenza Globale e Le Pressioni Sull’Europa
Il numero totale di armi nucleari a livello globale è diminuito dalla fine della Guerra Fredda, ma i Paesi con armi nucleari stanno modernizzando i loro arsenali.
- Russia: La Russia, pur non essendo un Paese UE, è la potenza nucleare più grande in termini di testate (circa 5.459, dato 2025) e rimane una forza centrale nelle dinamiche di sicurezza europea.
- Modernizzazione: Gli Stati Uniti stanno procedendo con il programma di modernizzazione delle loro B61 in B61-12, con sistemi di guida di precisione e una maggiore flessibilità d’uso. Queste sono le testate che vengono progressivamente introdotte nelle basi NATO in Europa.
- Il dibattito sulla “Deterrenza Europea”: L’uscita del Regno Unito dall’UE (Brexit) e le crescenti tensioni geopolitiche hanno riacceso il dibattito sulla necessità di una “deterrenza europea” più coesa. Il deterrente francese, in particolare, è stato occasionalmente proposto come potenziale “ombrello nucleare” per l’intera Unione Europea, sebbene tale proposta sia controversa e complessa dal punto di vista politico e militare.
FAQ: Domande Frequenti sulle Armi Nucleari in Europa
| Domanda | Risposta |
| Quanti Paesi europei hanno la bomba atomica? | Due: Francia e Regno Unito, che possiedono arsenali nucleari propri. |
| La Russia è considerata nel conteggio? | La Russia è il più grande Stato nucleare al mondo, ma è considerata un Paese transcontinentale e una potenza separata dalle dinamiche UE/NATO. |
| L’Italia ha la bomba atomica? | No, l’Italia non possiede un proprio arsenale nucleare. Tuttavia, ospita armi nucleari tattiche statunitensi (B61) nell’ambito dell’accordo NATO di condivisione nucleare. |
| Cos’è la “Condivisione Nucleare” della NATO? | È un accordo che permette a Paesi NATO non nucleari (come Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Turchia) di ospitare armi nucleari tattiche USA per la deterrenza. |
| La Francia è l’unica potenza nucleare dell’Unione Europea? |
Conclusioni: L’Obiettivo di Deterrenza
La presenza di armi nucleari in Europa, sia attraverso gli arsenali autonomi di Francia e Regno Unito sia tramite il programma di condivisione nucleare della NATO, è finalizzata al mantenimento della deterrenza strategica. La deterrenza nucleare ha lo scopo di prevenire attacchi su larga scala scoraggiando i potenziali avversari con la minaccia di una rappresaglia inaccettabile.
Mentre l’obiettivo a lungo termine della maggior parte dei Paesi europei è il disarmo, le attuali tensioni geopolitiche, in particolare il conflitto in Ucraina e la posizione della Russia, hanno rafforzato l’importanza del deterrente nucleare come strumento di stabilità e sicurezza per l’Alleanza Atlantica e per gli interessi vitali dei suoi membri.
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