Come la creatività di una giovane australiana ha trasformato dei semplici dolci in vere opere d’arte floreale
Durante la pandemia, molte persone hanno riscoperto hobby dimenticati o passioni mai esplorate. Ma per Maisie Nemer, giovane pasticcera autodidatta di Sydney, quel periodo di isolamento ha acceso la scintilla per un’idea destinata a cambiare il modo in cui pensiamo ai dessert: creare bouquet di fiori… commestibili.

Nel pieno dei lockdown, con tanto tempo libero a disposizione e un amore crescente per la decorazione dolciaria, Maisie ha cominciato a sperimentare con forme, colori e texture, usando cupcake come base e glassa al burro come “petali”. Il risultato? Dolci che sembrano usciti da una serra floreale, ma profumano di vaniglia e cioccolato.
Quando la pasticceria incontra il design floreale
L’intuizione geniale è arrivata quando Nemer si è accorta che non solo poteva decorare ogni cupcake come un singolo fiore, ma anche assemblarli in composizioni realistiche, simili a veri bouquet da matrimonio. Questo approccio ha dato vita al suo brand, Baked Bouquet, diventato virale prima in Australia, poi nel resto del mondo.
La chiave del suo successo? Un mix di manualità artistica, palette cromatiche sofisticate e tanta, tantissima pazienza. Ogni fiore viene realizzato con bocchette da sac-à-poche speciali, replicando fedelmente la forma di peonie, rose, crisantemi e persino fiori di ciliegio. La glassa viene lavorata come se fosse una tela, dando vita a dolci così belli che sembrano finti — finché non li assaggi.
Dai social alla tavola: un fenomeno globale
Oggi i bouquet commestibili di Baked Bouquet vengono richiesti per matrimoni, baby shower, feste aziendali e ricorrenze private. L’estetica raffinata, unita al gusto artigianale, ha fatto sì che anche riviste di settore e influencer di lifestyle si accorgessero del talento di Maisie. Piattaforme come Instagram e TikTok hanno amplificato la visibilità del brand, facendo diventare ogni creazione un potenziale contenuto virale.
Secondo la BBC, la tendenza dei dolci “hyper-realisti” — ovvero cibo che non sembra cibo — è in costante crescita, soprattutto in contesti dove la personalizzazione estetica è considerata parte integrante dell’esperienza. E in questo, Nemer è ormai una pioniera.
Un esempio di imprenditoria creativa
La storia di Maisie dimostra come una passione coltivata tra le mura domestiche possa diventare un’attività di successo. Senza formazione professionale in pasticceria, è riuscita a farsi un nome grazie a perseveranza, attenzione al dettaglio e innovazione nel design alimentare. Oggi, i suoi bouquet sono spediti anche all’estero, e il suo marchio è considerato tra i più originali nel panorama della pasticceria decorativa.
Fonti per approfondire
- BBC – Cibo artistico: la tendenza dei dolci realistici
- Instagram di Baked Bouquet
- National Geographic – Estetica e psicologia del cibo
Mi occupo di fornire agli utenti delle news sempre aggiornate, dal gossip al mondo tech, passando per la cronaca e le notizie di salute. I contenuti sono, in alcuni casi, scritti da più autori contemporaneamente vengono pubblicati su Veb.it a firma della redazione.