A Brescia arrestato un kosovaro per aver tentato di radicalizzare il figlio.
In verità l’accusa è abbastanza generica e non sappiamo se sarà possibile sostenerla fino in fondo.
Ma basta guardare in faccia Dibrani Gaffur, e la sua fotografia col ditone alzato in segno di ammonizione, per capire che uno tranquillo non deve essere.
Il musulmano in odore di terrorismo, ha 24 anni ed è stato arrestato nel bresciano.
La Procura di Brescia si interessava a lui da diverso tempo, e ora ha scoperto che l’uomo attraverso la rete stava cercando di radicalizzare addirittura il figlio di pochi anni. Splendido padre, non c’è che dire.
I poliziotti della Digos si sono mossi ipotizzando reati che vanno dall’apologia degli atti di terrorismo, all’istigazione a commettere atti di terrorismo, con l’aggravante dell’utilizzazione degli strumenti informatici.
Gaffur avrebbe scaricato una serie di video dalla rete e li avrebbe salvati. Nei video ci sono numerose forme di esaltazione di terroristi detenuti. Insomma, i soliti aberranti video stile Isis.
Ma la questione veramente grave, per alcuni versi abominevole, è che se le accuse sono veritiere, il destinatario del lavaggio del cervello sarebbe in primis il figlio di pochi anni.
Mi occupo di fornire agli utenti delle news sempre aggiornate, dal gossip al mondo tech, passando per la cronaca e le notizie di salute. I contenuti sono, in alcuni casi, scritti da più autori contemporaneamente vengono pubblicati su Veb.it a firma della redazione.