Burt Reynolds, 80 anni di glorie e anche qualche fallimento

VEB

Nato l’11 febbraio 1936 nel Michigan, Burt Reynolds ha quindi appena compiuto i suoi primi 80 anni, vivendo una vita rocambolesca, in cui non si è risparmiato nulla, dai più grandi successi ai più duri fallimenti.

L’attore è stato un sex symbol negli anni 70 e 80, decenni che lo videro protagonista di film culto come “Un tranquillo week-end di paura”, “Ladro e gentiluomo”, “Quella sporca ultima meta”.

Tra il 1961 e il 2008 l’attore ha recitato in più di settanta pellicole. Per molti è, e sempre sarà, il mitico regista pornografico Jack Horner nel capolavoro di Paul Thomas Anderson del 1997, Boogie Nights – L’Altra Hollywood, al fianco di un giovanissimo Mark Wahlberg.

Ha lavorato con alcuni importanti autori del cinema americano come Woody Allen, Robert Aldrich, Robert Altman e Paul Thomas Anderson.

Verso la fine degli anni Ottanta la carriera di Reynolds fu tutta in discesa. “Anche per i miei errori, ho rifiutato troppi ruoli, ero troppo arrogante e troppo stupido”, ha riconosciuto lui stesso in diverse interviste.

Le scelte sbagliate non toccano solo la carriera, riguardano le donne. Incalcolabile il numero di legami che gli sono stati attribuiti, in pratica nessuna delle sue partner si sarebbe salvata dal suo fascino.  Reynolds è sempre stato un grande latin-lover: si è sposato due volte, la prima con la collega Judy Carne dal 1963 al 1965 e la seconda con Loni Anderson dal 1988 al 1995.

Negli anni 90 è arrivato alla bancarotta una serie di investimenti sbagliati, dovuti a consiglieri disonesti: è stato costretto a vendere un patrimonio di ville in vari stati d’America, l’aereo privato, un parco macchine da nababbo.

C’è voluto un grande sforzo per uscirne ma il successo è ritornato, prima con Striptease nel ’96 con Demi Moore, poi l’anno seguente il personaggio del regista porno di Boogie-Nights di Paul Thomas Anderson e finalmente la vittoria ai Golden Globe e una candidatura all’Oscar.

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