Calabria, guest house rifiuta coppia omosessuale

VEB

Una vacanza finita male, o meglio non proprio iniziata, quella di una coppia gay che voleva trascorrere alcuni giorni in Calabria.

La coppia aveva prenotato tramite internet una guest house vicino Tropea ma quando hanno telefonato per aver maggior dettagli sulla struttura, hanno ricevuto uno sgradevole rifiuto.

Il proprietario della location, dopo aver parlato telefonicamente con loro, si è reso conto dell’orientamento sessuale dei suoi ospiti e ha risposto con u messaggio, su WhatsApp: “Grazie a lei per aver prenotato. È il primo anno che fittiamo e la depandanza è nuova nuova… finita a maggio” e ha precisato: “Qui non si accettano né animali, né gay. Mi scuso ancora.”, a sua discolpa ha fatto anche una premessa: “Mi scuso se posso sembrare troglodita”.

Un rifiuto del quale hanno parlato con l’Arci Gay di Napoli che ha deciso di rendere pubblico l’accaduto ma senza rendere noto il nome della struttura.

Uno dei due giovani ha dichiarato: “Non ci sono rimasto male per noi due. Nel mio cuore ho pensato alle ricadute pesantissime che un messaggio del genere avrebbe potuto avere su un ragazzo più giovane, che fatica a riconoscersi, ad accettarsi. O che, semplicemente, è più sensibile riguardo al proprio orientamento. Nessuno deve sentirsi inaccettato” ed amaramente ha aggiunto: “Nella mia mente si è materializzata l’immagine storicamente e drammaticamente famosa dei cartelli nazisti esposti fuori dai negozi: vietato l’ingresso ai cani e agli ebrei. Da allora sono trascorsi ben 70 anni, ma da quegli eventi, probabilmente, molti non hanno tratto alcun insegnamento”.

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