La comparsa dei capelli grigi non è necessariamente legata all’invecchiamento precoce o al declino fisico. Al contrario, alcuni studi suggeriscono che potrebbe riflettere un’efficiente risposta dell’organismo allo stress ossidativo.

Secondo quanto emerge dalla ricerca in ambito biochimico, l’ingrigimento dei capelli è associato a una diversa distribuzione delle risorse antiossidanti, in particolare del glutatione, una molecola chiave per la difesa cellulare. Quando il corpo invecchia o affronta situazioni di stress, il glutatione smette gradualmente di supportare la produzione di melanina (il pigmento responsabile del colore dei capelli) per dedicarsi a compiti più cruciali: proteggerci da malattie cardiovascolari, neurodegenerative e persino da alcune forme di cancro.
“Il glutatione è uno dei più potenti antiossidanti endogeni del corpo umano, fondamentale nel contrastare i radicali liberi e modulare la risposta immunitaria.”
— Harvard T.H. Chan School of Public Health
Il grigio nei capelli non equivale a invecchiamento precoce
Contrariamente all’idea comune, avere capelli grigi non significa necessariamente che il corpo stia invecchiando più rapidamente del normale. Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Cell, i follicoli piliferi sono sensibili ai livelli di stress ossidativo sistemico e possono cambiare colore come risposta fisiologica, non patologica, a un mutamento nelle priorità biologiche del corpo.
All’età di 50 anni, circa il 50% della popolazione mondiale mostra un ingrigimento significativo dei capelli, come conferma anche l’American Academy of Dermatology. Tuttavia, non esistono evidenze scientifiche che colleghino direttamente i capelli grigi precoci a un rischio aumentato di patologie gravi.
Cosa succede davvero nei capelli che diventano grigi?
Quando il corpo deve affrontare stress cellulari ripetuti, reindirizza i suoi antiossidanti (in particolare il glutatione) verso organi vitali, lasciando i follicoli piliferi temporaneamente meno “protetti” e quindi incapaci di produrre melanina in modo stabile. Il risultato è una perdita graduale di pigmento che dà origine ai capelli grigi o bianchi.
“La perdita di colore nei capelli potrebbe rappresentare un segnale di adattamento positivo, non un fallimento del sistema.”
— European Journal of Dermatology
Capelli grigi: un potenziale marcatore di resilienza biologica?
La crescente letteratura scientifica sta cambiando la narrazione: il grigio nei capelli può essere interpretato come un indicatore indiretto di efficienza metabolica e risposta antiossidante.
Non è un caso che molte persone longeve sviluppino i capelli grigi relativamente presto nella vita, senza mostrare altri segni evidenti di deterioramento fisico.
FAQ: capelli grigi e benessere
A che età è normale avere i primi capelli grigi?
Tra i 30 e i 40 anni, ma può variare a seconda di fattori genetici, ambientali e dello stile di vita.
È vero che lo stress fa venire i capelli grigi?
Sì, ma indirettamente. Lo stress cronico aumenta lo stress ossidativo, che può accelerare la perdita di pigmento nei follicoli.
I capelli grigi si possono prevenire?
Non del tutto. Si può però rallentare il processo con una dieta ricca di antiossidanti, sonno regolare e gestione dello stress.
Conclusione: non temere i capelli grigi, potrebbero dirti che il tuo corpo sta facendo il suo lavoro
L’ingrigimento dei capelli non è un sintomo di debolezza o di “decadenza”, ma potrebbe essere una forma di adattamento protettivo del corpo a lungo termine. Capire i meccanismi biologici che lo causano aiuta a sfatare miti e a leggere meglio i segnali che il nostro organismo ci invia. D’altronde, come dimostra la scienza, un filo d’argento può essere molto più prezioso di quanto pensiamo.
Fonti autorevoli:
- Harvard School of Public Health: https://www.hsph.harvard.edu
- American Academy of Dermatology: https://www.aad.org
- Cell Press: https://www.cell.com
- European Journal of Dermatology: https://www.jle.com/en/revues/ejd
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