Come reagisce il corpo umano nello spazio?
Il corpo umano nello spazio affronta una serie di trasformazioni fisiche e fisiologiche dovute all’assenza di gravità, alla radiazione cosmica e all’isolamento prolungato. Questi effetti sono diventati oggetto di studio continuo da parte di agenzie come NASA, ESA e JAXA.
“Il corpo umano non è progettato per vivere in assenza di gravità. Ogni sistema biologico ne risente” — NASA Human Research Program.

Quali sono gli effetti principali sul corpo umano nello spazio?
1. Perdita di massa muscolare e ossea
Nello spazio, i muscoli non devono lavorare contro la gravità, portando a sarcopenia (riduzione della massa muscolare) e a una perdita ossea fino all’1% al mese, simile all’osteoporosi accelerata.
Secondo l’ESA, gli astronauti possono perdere fino al 20% della massa muscolare in missioni di 5-6 mesi se non fanno esercizio.
2. Redistribuzione dei fluidi e gonfiore del viso
In microgravitaà, i fluidi corporei si spostano verso la parte superiore del corpo, causando:
- Gonfiore del viso e del collo
- Congestione nasale
- Diminuzione temporanea del volume plasmatico
3. Problemi alla vista
La sindrome SANS (Spaceflight-Associated Neuro-ocular Syndrome) colpisce la vista di molti astronauti. Si manifesta con:
- Appiattimento del bulbo oculare
- Alterazioni della retina
- Ipermetropia temporanea
La NASA stima che oltre il 60% degli astronauti in missione lunga sviluppa problemi visivi.
4. Alterazioni del sistema immunitario
Il sistema immunitario si indebolisce. Si osserva:
- Ridotta risposta immunitaria
- Maggiore reattività a virus latenti (es. Herpes)
- Aumento di infiammazioni
5. Effetti neurologici e psicologici
L’isolamento, la privazione sensoriale e la rotazione dei turni causano:
- Disturbi del sonno
- Cambiamenti dell’umore
- Stress cognitivo
Uno studio del 2020 su Frontiers in Physiology ha evidenziato che lunghi periodi in microgravità alterano la connettività cerebrale.
Quanto tempo può restare un essere umano nello spazio?
La durata massima consigliata oggi è di 6-12 mesi, anche se alcuni astronauti hanno superato l’anno. La missione record appartiene a Valeri Polyakov (Russia), che ha trascorso 437 giorni consecutivi a bordo della stazione Mir.
Tuttavia, le missioni future verso Marte richiederanno soggiorni molto più lunghi: si stima fino a 3 anni, includendo andata, permanenza e ritorno.
La NASA Twins Study, condotta su Scott e Mark Kelly, ha mostrato che i viaggi spaziali prolungati modificano l’espressione genica e alcuni parametri biologici per mesi dopo il rientro.
Cosa succede al rientro sulla Terra?
Gli astronauti sperimentano:
- Vertigini e difficoltà motorie
- Ipotensione ortostatica (calo di pressione in posizione eretta)
- Riassestamento muscolare e osseo
- Necessità di fisioterapia e riabilitazione per settimane o mesi
Molti descrivono la sensazione del rientro come quella di essere schiacciati dalla gravità, anche solo camminando.
FAQ: domande frequenti sugli effetti dello spazio sul corpo
Si può sopravvivere nello spazio senza tuta?
No. Senza protezione, la persona perderebbe coscienza in 15 secondi e morirebbe per asfissia e decompressione in 1-2 minuti.
L’assenza di gravità fa crescere in altezza?
Temporaneamente sì. La colonna si distende in assenza di gravità, aumentando l’altezza fino a 5 cm. L’effetto sparisce dopo pochi giorni sulla Terra.
Esiste una dieta speciale per gli astronauti?
Sì. Gli astronauti seguono una dieta bilanciata ad alto contenuto proteico, studiata per preservare muscoli e ossa e compensare gli effetti della microgravità.
Conclusione: lo spazio cambia il corpo, ma ci insegna anche a proteggerlo
Studiare come il corpo umano reagisce nello spazio ci aiuta a capire meglio anche le condizioni sulla Terra: dall’invecchiamento accelerato, alla salute delle ossa, fino alle risposte del sistema immunitario. E ci prepara al futuro dell’esplorazione spaziale oltre l’orbita bassa.
Fonti autorevoli:
- NASA Human Research Program: https://www.nasa.gov/hrp
- ESA – Human Spaceflight: https://www.esa.int/Science_Exploration/Human_and_Robotic_Exploration
- Frontiers in Physiology (2020): https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fphys.2020.00565
- NASA Twins Study: https://www.nasa.gov/twins-study
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