All’indomani della fine del Festival di Sanremo, e soprattutto della sua esclusione addirittura in semifinale, Gigi D’Alessio, in una miriade di interviste in televisione e per la carta stampata, non ha lesinato critiche contro l’organizzazione della kermesse, rea di averlo “usato” per attirare una determinata fascia di pubblico, e contro la giuria di qualità, rea di avere, invece, tra i componenti anche personaggi non qualificati, come Greta Menchi.
Lo scorso lunedì Bruno Vespa ha ospitato nel suo studio Carlo Conti, Al Bano, Gigi D’Alessio, Francesco Gabbani, Marco Masini e Ermal Meta.
Nel corso della trasmissione Gigi D’Alessio ha ribadito ancora una volta il suo giudizio sulla giuria di esperti che hanno dovuto votare le esibizioni sul palco dell’Ariston, e stavolta la reazione di Conti è stata secca.
“Una delle cose più complicate a Sanremo è la composizione della giuria di esperti perché anche i direttori d’orchestra hanno legami con alcuni artisti e ci sono delle radio che hanno dei vincoli discografici e di etichette. Io ho cercato di mettere equilibrio e un tocco di modernità. Greta Menchi ha portato un’altra visione, ma quando metti in giuria Rita Pavone, Moroder, Andrea Morricone, Paolo Genovese credo che si vada a controbilanciare. Sarebbe stato grave se per tutelare alcuni miei amici avessi fatto una giuria completamente sbilanciata dall’altra parte“, ha chiosato il conduttore e direttore artistico.