Cern, collisioni da record per inaugurare una nuova Fisica

VEB

Esperimenti senza precedenti, che daranno presto un nuovo corso alla Fisica: ne sono certi gli esperti del Cern di Ginevra, che proprio in queste ore hanno fatto hanno dato vita a qualcosa di eccezionale.

Dopo due anni di stop per manutenzione, il Large Hadron Collider del Cern di Ginevra ha infatti ripreso la sua attività raggiungendo l’obiettivo che il team internazionale si era dato: collisioni tra protoni accelerati all’energia record di 13.000 miliardi di elettronvolt (13 TeV).

I quattro giganti della fisica, ATLAS, CMS, ALICE e LHCb, hanno così potuto riprendere a raccogliere stabilmente i dati prodotti nelle collisioni tra protoni accelerati, ma a una velocità praticamente doppia rispetto a quella che ha permesso, nel 2012, d’imbrigliare il bosone di Higgs.

Le collisioni forniranno dati capaci di aprire la porta sulla cosiddetta “nuova fisica”, ossia su fenomeni che le attuali teorie fisiche non sono in grado di spiegare, come la composizione della materia oscura, ossia la materia invisibile e misteriosa che occupa circa il 25% dell’universo.

Questa tappa, sottolinea il Cern, “segna l’inizio della fase 2 del Lhc e apre la via a nuove scoperte”. Ora l’acceleratore di particelle “funzionerà senza pausa per i prossimi tre anni”.

«Un risultato fantastico!», è stato il commento entusiasta del direttore generale del Cern, Rolf Heuer. «Adesso – ha aggiunto rivolgendosi ai ricercatori – non dobbiamo avere fretta: i risultati non arriveranno domani, nè fra una settimana, ma sicuramente arriveranno e saranno straordinari».06

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