Gli scienziati hanno trovato notevoli somiglianze tra lo xeno presente nell’atmosfera di Marte e un isotopo generato durante gli esperimenti nucleari e la fabbricazione di plutonio sulla Terra.
Questi risultati suggeriscono che il pianeta rosso potrebbe aver subito un significativo evento nucleare che ha cambiato radicalmente la sua atmosfera, secondo uno studio diretto dal Dr. John Brandenburg. Lo xeno-129, un isotopo dello xeno trovato su Marte, è tipicamente il risultato di reazioni nucleari.
Gli studi hanno dimostrato che lo xeno marziano potrebbe derivare dalla miscelazione di circa il 70% di xeno proveniente da esperimenti nucleari e il 30% di xeno terrestre naturale.
Questa evidenza suggerisce che in passato Marte possedeva un’atmosfera simile a quella della Terra e che un imponente evento nucleare potrebbe averla trasformata nell’ambiente secco che osserviamo oggi. Questa teoria è supportata da elevate concentrazioni di uranio e torio trovate sulla superficie marziana, che il Dr. Brandenburg considera prove di due esplosioni nucleari avvenute circa 180 milioni di anni fa.
Secondo il ricercatore, la distribuzione di questi elementi su Marte corrisponde a quella che si aspetterebbe da esplosioni nucleari localizzate in specifiche aree del pianeta.
Nonostante alcune critiche dalla comunità scientifica, che propone spiegazioni naturali per questi fenomeni anomali, il Dr. Brandenburg sostiene che lo xeno-129 e la distribuzione di uranio e torio confermano la teoria di un cataclisma nucleare antico.
Il Dr. Brandenburg ha anche suggerito che durante un periodo con un clima simile a quello terrestre, Marte avrebbe potuto ospitare una civiltà umanoide, come indicato dalle rovine trovate in alcune regioni come Sidonia Mensa e Galaxy Chaos, che supportano l’ipotesi di un’antica civiltà marziana risalente all’età del bronzo.
Questa scoperta potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione di Marte, suggerendo la possibilità che il pianeta fosse un tempo abitato da una civiltà avanzata capace di autodistruggersi attraverso la guerra nucleare. Ulteriori ricerche sono necessarie per confermare queste affermazioni, ma queste scoperte potrebbero essere fondamentali per ampliare la nostra conoscenza sul passato di Marte e sulla sua potenziale abitabilità.