Cina: ecco cos’è la politica del figlio unico

VEB

In Italia da decenni ormai combattiamo col crollo della natalità. In una curva continuamente discendente, nascono sempre meno bambini, provocando di conseguenza un calo demografico ma anche il rischio che lo stivale molto presto si trasformi in un paese vecchio, fatto solo di vecchi.

Eppure ci sono paesi che hanno il problema diametralmente opposto, e tra questi spicca la Cina:

nel paese asiatico ogni donna per decenni ha avuto una media di oltre sei figli, facendo aumentare esponenzialmente la popolazione, tanto che il governo è dovuto intervenire nella vita privata delle coppie.

Cina e la politica del figlio unico.

Come? Attraverso la cosiddetta politica del figlio unico: questa è stata una delle politiche di controllo delle nascite attuata dal governo cinese nell’ambito della pianificazione familiare per contrastare il fortissimo incremento demografico del paese.

La prima fase nel 1979 fu attuata con una legge che vietava alle donne di avere più di un figlio, anche se la legge fu poi modificata negli anni novanta con l’introduzione di sole sanzioni pecuniarie.

Solo attualmente le coppie cinesi possono avere fino a due bambini: una concessione seguita alla fine della legge sul figlio unico, abrogata solamente nel 2016.

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