Esce il 18 febbraio nelle sale italiane il film Cinquanta sbavature di nero diretto da Michael Tiddes.
Il film Cinquanta sbavature di nero, come si evince dallo stesso titolo, è la parodia della trilogia erotica delle 50 sfumature.
In particolare prende di mira “50 sfumature di grigio”, il film tratto dal romanzo scritto nel 2011 dalla scrittrice inglese E. L. James, in arte Erika Leonard.
In Cinquanta sbavature di nero, però non mancano riferimenti ad altri film cult del genere erotico come Magic Mike, Django e Nymphomaniac.
Gag, giochi erotici fantascientifici, incontri molto inusuali e situazioni paradossali, fanno di questo film un piccolo capolavoro di comicità.
Questo film, nato con l’intento di divertire, conserva tutta la sua dignità.
Non si può dire lo stesso della trilogia che trasforma l’erotismo in volgarità, l’amplesso in ginnastica a letto, la trasgressione in eccessi poco credibili e forzati.
D’altra parte questo fa la scrittrice della trilogia che le ha fatto guadagnare, inspiegabilmente, una montagna di soldi.
La Leonard nel tentativo becero di scimmiottare il capolavoro del 1973 di Erica Jong “Paura di volare”, ha scritto un libro pieno di nulla. Pagine vuote riempite solo da volgarità.
Michael Tiddes nel suo film, invece, trasforma in un campione di simpatia il milionario maniaco del controllo Christian Black che introduce la timida studentessa universitaria Hannah Steele nel mondo del “romanticismo”.
Il loro rapporto che dovrebbe essere “vizioso”, deve fare i conti con le carenze amatorie di Christian e le eccessive stranezze della razzista madre adottiva Claire, il fratello superdotato Eli e la ninfomane compagna di stanza di Hannah, Kateesha.
Il cast è formato da Marlon Wayans, Kali Hawk, Mike Epps, Jane Seymour. E sceneggiature sono di Rick Alvarez e Marlon Wayans.