Di certo la sua competenza in campo musicale non si discute, cantautore affermato ormai da tantissimi anni, Claudio Baglioni potrà “togliersi lo sfizio” di presenziare al prossimo Sanremo in figura di “direttore artistico” e chi più di lui poteva sostenere questa carica, al momento questa è una delle certezze della prossima edizione della manifestazione nella città dei fiori, ma vediamo nel dettaglio la scelta.
Nelle ultime settimane si è parlato tantissimo del prossimo Festival di Sanremo e di come, rispetto agli scorsi anni quando, al massimo nel mese di marzo, già si conosceva il nome di conduttore e direttore artistico, questa volta non vi erano certezze.
Tanti i nomi fatti con più o meno cautela, ma alla fine l’annuncio ha spiazzato un po’ tutti: Claudio Baglioni si avvia a essere il direttore artistico del Sanremo 18. Il cantautore dalla maglietta fina avrà il compito di contattare le case discografiche per avere la rosa di canzoni in cui pescare quelle che saliranno sul palco.
La scelta – come fanno sapere La Stampa e Il Secolo XIX – è caduta su un nome di prestigio, che ha fatto la storia della musica italiana, in grado di sparigliare le carte dopo tre edizioni da ascolti record.
L’idea – a quanto si apprende – sarebbe affidare a Baglioni anche un ruolo da ‘capitano giocatore’ in una squadra di più conduttori.
Eppure, al momento, la conduzione di Sanremo 2018 continua è ancora tutta da decidere: Baglioni infatti potrebbe non fare anche da presentatore, ma tenere un ruolo dietro le quinte.
Tramonta di conseguenza anche l’indiscrezione che voleva Baglioni presentatore insieme alla comica Virginia Raffaele.
Per chi non fosse un appassionato di vecchia data, ricordiamo che Claudio Baglioni non ha mai partecipato al Festival di Sanremo come concorrente, ma è stato ospite della kermesse nel 1985 e nel 2014.
Al momento, l’unica cosa certa è che la Rai ha provato fino all’ultimo a convincere Carlo Conti a prendere il posto di direttore artistico, dopo tre Festival con ottimi ascolti, ma lui è stato irremovibile, e quindi urgono decisioni d’emergenza, che sicuramente conosceremo nei prossimi giorni.
