Nella scorsa settimana si è parlato veramente tanto del Grande Fratello Vip ed in particolare di due dei suoi protagonisti, Clemente Russo e Stefano Bettarini, che in diverse occasioni si sono resi protagonisti di frasi e dichiarazioni sessiste ed omofobe.
Dopo che il Codacons ne ha persino chiesto la chiusura, il Grande Fratello non poteva che intervenire in modo diretto e duro, ammonendo duramente l’ex marito della Ventura e decretando addirittura l’espulsione del pugile.
Clemente Russo è stato squalificato dal reality a causa degli insulti rivolti a Simona Ventura, ma non solo, come gli spiega Alfonso Signorini: “Dire che una donna che tradisce deve essere lasciata morta nel letto è gravissimo, soprattutto da parte di un agente. Sono morte delle donne per queste ragioni. Questa è l’Italia ferma al Medioevo, che una trasmissione seguita da milioni di spettatori non può avallare.”
La stessa conduttrice Ilary Blasi ha espresso in diretta la presa di distanza della produzione: “Sono state dette parole gravi e offensive per alcune persone, il programma chiede scusa e si dissocia dalle parole dette dai protagonisti. Mediaset e la produzione ricordano che i protagonisti sono consapevoli del fatto che questi concorrenti sono sempre osservati e ascoltati. Tutti i concorrenti si prendono la responsabilità di ciò che dicono o fanno”.
Russo, dopo l’espulsione, rientrato in studio ha provato a spiegarsi, ma non è apparso troppo convincente: “Sono stato frainteso. Durante la chiacchierata incriminata io stavo raccogliendo da amico uno sfogo di Bettarini, stavo cercando di stargli vicino. Se ho detto cose pesanti, non era mia intenzione e chiedo scusa. Io ho tre figlie femmine, una moglie che amo profondamente e non sono mai stato violento con nessuno di loro. Io chiedo scusa a tutte le donne del mondo se le ho ferite. Non credo che una carriera possa essere macchiata in tre secondi. Io faccio tanto a Napoli per i bambini e per i carcerati. Io chiedo umilmente scusa a Simona Ventura se l’ho offesa, non penso neanche minimamente alle parole che le ho detto. Cosa ho provato? In quella casa ti dimentichi di tutto. Le scuse più grandi le voglio fare anche al ministero e alle forze dell’ordine. Io porto la divisa con onore”.
