La coccinella rossa nell’immaginario di tutti è un insetto che porta fortuna, ma da dove deriva questa credenza.
Secondo la superstizione comune, ci sono diversi “segni” del destino che indicano un periodo di sfortuna: ad esempio l’olio che cade, ma si può citare anche un gatto nero che attraversa la strada dinanzi a noi o uno specchio che si frantuma.
Parallelamente, però, ci sono anche segni che significano buon auspicio: trovare un quadrifoglio, ad esempio, ma anche una coccinella.
Perché la coccinella rossa nell’immaginario comune porta fortuna?
La credenza va fatta risalire addirittura ai racconti mitologici, dove le coccinelle erano legate alle dee della fortuna e dell’abbondanza, grazie al loro colore rosso, considerato di buon auspicio.
Ma non manca neppure il riferimento biblico: la coccinella è infatti stata associata anche alla Madonna. Questa, infatti, nel Medioevo veniva vestita di un mantello rosso e i sette puntini, tipici della specie di coccinella più comune, rappresentavano rispettivamente le sette gioie e i sette dolori.
In più, questa credenza non riguarda solo l’Italia ma sopravvive anche i n altre culture: in ebraico, ad esempio, questo insetto così speciale viene chiamato “piccolo cavallo di Mosè” o anche “piccolo messia”, mentre in Turchia il nome significa letteralmente “insetto portafortuna”.