Esiste un linguaggio silenzioso, tracciato con gesso e carbone sui muri delle città e lungo le ferrovie, che per quasi un secolo ha garantito la sopravvivenza di un’intera comunità. È il codice dei vagabondi, o “hobo”, un sistema di simboli nato negli Stati Uniti dopo la Guerra Civile, che solo di recente è tornato alla ribalta grazie a una foto diventata virale online.

Cosa sono gli “Hoboglyphs”?
Gli “hoboglyphs“, come vengono talvolta chiamati, erano un ingegnoso sistema di comunicazione visiva. In un’epoca in cui le ferrovie stavano unendo il paese, molti lavoratori migranti e persone senza fissa dimora, noti come hobo, viaggiavano clandestinamente sui treni merci in cerca di lavoro. Per aiutarsi a vicenda, svilupparono questo codice.
I simboli, semplici e veloci da disegnare, venivano lasciati in luoghi strategici come ponti, stazioni o serbatoi d’acqua. Ogni segno conteneva un’informazione vitale: da “qui puoi trovare un pasto caldo” (spesso indicato da una croce, che segnalava la presenza di una chiesa disposta ad aiutare) a “attenzione, uomo pericoloso” o “zona sicura per accamparsi”. Come riportato in diverse ricostruzioni storiche, lo scopo principale era la sicurezza e il mutuo soccorso.
L’eredità di un linguaggio di sopravvivenza
Questo linguaggio criptico non era solo un modo per scambiare informazioni pratiche, ma anche un simbolo di appartenenza e solidarietà. I vagabondi cercavano di passare inosservati, usando spesso soprannomi per proteggere la propria identità. Gran parte della diffusione e della codifica di questi simboli è attribuita a Leon Ray Livingston, considerato il “vagabondo più famoso d’America”.
Nel suo libro del 1911, “Hobo Campfire Tales“, Livingston documentò e condivise gran parte di questo codice, contribuendo a preservarlo nel tempo. Sebbene l’era dei grandi viaggi in treno sia tramontata, questi simboli rimangono una testimonianza affascinante di come la creatività umana possa trasformarsi in uno strumento essenziale per la sopravvivenza.
Conclusione
Il codice hobo è più di una semplice curiosità storica; è la prova di come, anche nelle condizioni più difficili, le persone trovino modi ingegnosi per comunicare e prendersi cura l’una dell’altra. Un sistema di segni che ha permesso a migliaia di persone di navigare in un mondo spesso ostile.
Se vuoi approfondire la storia e il significato di questi affascinanti simboli, puoi consultare queste risorse:
- La pagina dedicata su Wikipedia (in inglese): Hobo § Hobo signs (symbols)
- Un approfondimento dal National Cryptologic Museum: Hobo Code
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!