La durata di conservazione dell’acqua e la sua qualità dipendono dal contenitore in cui è conservata.
In determinate condizioni è possibile aver bisogno di conservare l’acqua potabile in casa, ma non tutti sanno che con il tempo si deteriora e diventa pericolosa per l’organismo.
Come conservare correttamente l’acqua potabile in casa
L’acqua potabile pulita è ora una delle risorse più importanti. Se decidi di fare scorta di acqua, impara come conservarla correttamente.
Con lo stoccaggio a lungo termine, l’acqua perde le sue qualità, quindi non dovresti conservarla per un periodo troppo lungo. I periodi consentiti di stoccaggio dell’acqua potabile dipendono dai contenitori utilizzati. Se acquisti acqua in bottiglia, presta sempre attenzione alla data di scadenza indicata dal produttore e non superarla.
Per preservare le proprietà dell’acqua potabile, si consiglia di conservarla a una temperatura non superiore a 25 gradi, ma non alla luce diretta del sole.
Dove conservare l’acqua
È meglio conservare l’acqua in un contenitore di vetro, può essere conservato fino a tre anni. Tuttavia, è difficile fare una grande scorta di acqua in barattoli di vetro, quindi questa opzione non è la più pratica.
Una piccola quantità di acqua (fino a 50 litri) può essere conservata in appositi contenitori di plastica con tappo a vite. E se hai bisogno di immagazzinare una grande quantità di acqua, allora è meglio usare contenitori di ricambio in plastica alimentare o metallo trattato in modo speciale. I contenitori in melamina sono i più pericolosi: sebbene siano estetici e durevoli, rilasciano sostanze nocive a contatto con l’acqua.
Se acquisti e conservi l’acqua in una bottiglia di plastica, presta attenzione alla sua composizione. I contenitori più sicuri sono le bottiglie in polietilene (PE) e polietilene tereftalato (PET). Ma il contenuto di bisfenolo A (BPA) e cloruro di polivinile (PVC) è irto del rilascio di tossine dopo 5-7 giorni. E il riutilizzo di tali contenitori è vietato.
Fonte: Glavred