Il Sahara, noto come una vasta area arida, cela una storia affascinante sotto le sue dune. In passato, era un ecosistema pulsante di vita, ospitando città antiche e paesaggi lussureggianti, con indizi che potrebbero persino rivelare qualcosa sull’Atlantide.
Un tempo, il Sahara era una ricca savana, non il deserto che conosciamo ora. Circa 10.500 anni fa, al posto delle sabbie, c’erano praterie lussureggianti e dense foreste, dove giraffe, elefanti, rinoceronti e ippopotami vivevano liberamente, e anche i coccodrilli erano comuni. Questo cambiamento fu causato dall’oscillazione dell’asse terrestre che modificò i modelli climatici, portando piogge monsoniche che trasformarono la regione. Questo periodo verde durò però poco, solo circa 500 anni.
Il Sahara nasconde sotto le sue sabbie mobili le tracce di quest’era perduta. Tra queste, le prove di un vasto lago esistito 250.000 anni fa, che una volta copriva oltre 110.000 chilometri quadrati. Fossili di pesci trovati lontano dal Nilo attuale e antichi resti umani testimoniano questa realtà passata. Il Sahara non è solo un depositario di fenomeni naturali, ma anche di storie umane. Per esempio, la Struttura Richat è stata ipotizzata come possibile sito di Atlantide, nonostante le teorie siano dibattute.
Il deserto custodisce anche resti di antiche civiltà, come i Garamanti, noti per le loro fortezze, insediamenti sofisticati, competenze nella lavorazione dei metalli e un sistema di scrittura unico. Tuttavia, l’irrigazione intensiva che praticavano alla fine esaurì le loro risorse idriche. Il commercio era vitale per la sopravvivenza in questo ambiente ostile, con Timbuktu che emergeva come un importante centro commerciale. Questi viaggi commerciali erano però pericolosi, minacciati da saccheggiatori e tempeste di sabbia. Si crede che tesori, inclusi oro e pietre preziose, siano ancora sepolti nel deserto. La Valle dei Re in Egitto è un altro esempio di ricchezza nascosta nel Sahara, con molte tombe già esplorate, ma altre potrebbero ancora nascondere segreti dell’antico Egitto.
La trasformazione del Sahara in un deserto rimane un mistero affascinante. Sebbene i cambiamenti naturali abbiano avuto un ruolo, l’attività umana come il pascolo eccessivo potrebbe aver accelerato il processo. Man mano che il pascolo riduceva la vegetazione, la terra diventava sterile, innescando un ciclo che ha trasformato la savana in un deserto. Il Sahara rappresenta un monito dell’equilibrio delicato tra natura e attività umana, e studiarlo può rivelare l’impatto profondo degli esseri umani sull’ambiente.
