Dark web, lo conosci veramente?

VEB

Sovente, leggendo di notizie di cronaca, ci capita sovente di leggere di una miriade di traffici illegali che avvengono attraverso la rete.

Eppure se digitiamo su un motore di ricerca determinate parole chiavi come droga, armi, materiale per adulti, ricerca di cecchini personali o anche metodi per suicidarsi… non ci appaiono certo contenuti capaci di metterci in contatto con questi delinquenti, per fortuna aggiungiamo noi.

E allora come fanno i criminali a tenersi in contatto, senza che i loro contenuti appaiono a tutti?

La parola chiave è: Dark web Ma di cosa si tratta?

Questo termine si usano per riferirsi a quella porzione del web non indicizzata dai motori di ricerca. Del resto, le pagine web che compongono la “parte superficiale” del Web che tutti conosciamo non occupano che il 4-5% del totale, mentre tutti il resto è formato proprio da contenuti “oscuri”.

I portali del dark web sono accessibili solo ed esclusivamente se si conosce la loro URL, senza contare che ci si può nascondere dietro l’anonimato: questa combinazione favorisce il proliferare proprio di affari loschi, legati essenzialmente al traffico di droga, di armi e soprattutto di contenuti per adulti e quant’altro.

A fronte di quanto detto, visitare il Dark web non è facile: in primis non si usano i comuni browser ma opportuni client o software per la navigazione anonima come Tor, senza contare che, se non si è abbastanza esperti, si mette a rischio la propria sicurezza e quella dei propri device.

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