Se come ha più volte spiegato la scienza, il Dna è assolutamente unico e contraddistingue ogni essere umano, oggi i ricercatori sono riusciti ad individuare lo “scultore” del Dna: è un gruppo di 50 proteine che posiziona i geni all’interno del nucleo della cellula stabilendo quali sono accesi e quali rimangono spenti, condizionando perfino la stabilità del genoma oltre che le eventuali attività di riparazione.
A fare la scoperta sono stati gli scienziati americani del National Cancer Institute, che hanno pubblicato i risultati del loro studio sulla rivista scientifica Cell.
Per individuare lo ‘scultore’ del Dna, i ricercatori hanno passato in rassegna più di 700 proteine presenti nel nucleo delle cellule umane usando due tecniche di indagine molto avanzate: l’interferenza dell’Rna, che permette di spegnere i geni uno a uno bloccando la produzione delle rispettive proteine, e la HIPMap (High-throughput Imaging Position Mapping), una nuova metodologia che permette di mappare con un singolo esperimento la posizione dei geni nelle cellule contenute in migliaia di campioni.
Tom Misteli, il coordinatore del gruppo di ricerca, afferma che “la capacità di mappare la posizione dei geni in un ampio numero di cellule ha già permesso di capire quali fattori favoriscono la rottura dei cromosomi”.
La mappatura dei geni è già stata usata in passato per farci comprendere le nostre origini e approfondire la conoscenza del modo in cui siamo fatti ed in futuro potrà essere sfruttata anche come strumento per la diagnosi dei tumori, come quelli della mammella e della prostata.