Ecco come devi gestire la rabbia

VEB

Quando si tratta di gestire la rabbia, una ricerca condotta negli Stati Uniti ha evidenziato che pratiche di respirazione profonda si rivelano più benefiche rispetto a sfogare la rabbia fisicamente, ad esempio colpendo un sacco da boxe.

Ecco come devi gestire la rabbia
Foto@Pixabay

Il professor Brad Bushman della State University dell’Ohio sottolinea l’importanza di abbandonare l’idea che per liberarsi della rabbia sia necessario esternarla attraverso azioni energiche.

Raccomanda, piuttosto, di optare per attività più serene per alleviare la tensione dopo un episodio di forte irritazione. Questo interesse è emerso in particolare in relazione alle cosiddette “stanze della rabbia“, dove le persone distruggono oggetti come bicchieri e piatti per placare il proprio furore.

I ricercatori hanno quindi indagato se manifestare la propria ira fosse veramente il metodo più salutare per affrontarla, esaminando 54 studi con oltre 10.000 partecipanti.

Questo esame ha comparato le attività che elevano lo stato di eccitazione, come colpire un sacco, correre, andare in bicicletta o nuotare, con quelle che lo riducono, come la meditazione consapevole e lo yoga. I risultati hanno chiaramente dimostrato che le pratiche volte a diminuire l’eccitazione sono nettamente più efficaci.

È interessante notare come le attività che aumentano l’eccitazione abbiano prodotto effetti variabili: mentre correre poteva intensificare la rabbia, gli sport di squadra sembravano attenuarla.

Questo indica che incorporare un elemento ludico nell’esercizio fisico può migliorare le sensazioni positive o mitigare quelle negative.

Gli autori dello studio concludono che, sebbene certe attività fisiche possano avere benefici per la salute cardiaca, non rappresentano il metodo più adeguato per ridurre la rabbia. Manifestare apertamente l’irritazione potrebbe sembrare una soluzione, ma in realtà può solo intensificare l’aggressività.

Next Post

Da cosa deriva il divieto di carne rossa nella settimana santa

La Settimana Santa segna un periodo in cui tradizione e devozione si intrecciano, portando con sé una particolare norma alimentare: l’esclusione della carne rossa. Quest’usanza trova radici nella tradizione cattolica, sostenuta da una storia ricca di spiritualità e influenze ecclesiastiche. Con l’Editto di Milano nel 313 d.C., l’imperatore Costantino apportò […]
Da cosa deriva il divieto di carne rossa nella settimana santa