Negli ultimi giorni è stata bombardata da una miriade di critiche, soprattutto mezzo social, dove gli haters si sentono più liberi di riversare il loro odio e la loro frustrazione, tanto che alla fine Emma Watson ha deciso di rispondere in prima persona alle accuse, per spiegare il suo punto di vista, che onestamente non può che essere condivisibile.
Emma Watson è intervenuta per rispondere alla polemica partita da un commento salace della conduttrice e commentatrice radiofonica britannica Julia Hartley-Brewer che l’aveva accusata di ipocrisia attraverso un tweet: “Femminismo, femminismo, differenze di genere… perchè non sono presa seriamente…femminismo… Oh, ed ecco le mie tette”.
La conduttrice faceva riferimento ad un servizio fotografico, chiaramente artistico, che la bella attrice ha fatto per Vanity Fair, in cui, tra l’altro, si mostrava a seno nudo.
“Stanno dicendo che non posso essere femminista e avere le tette”, ha dichiarato alla Reuters. Si è anche detta sorpresa dell’equivoco su cosa significhi essere femminista: “Femminismo significa dare una scelta alle donne, non è un bastone con cui battere altre donne. Riguarda la libertà, la liberazione. Riguarda l’eguaglianza e davvero non so cosa le mie tette abbiano a che fare con questo”.
E noi non possiamo che essere d’accordo: il femminismo deve essere un movimento che punta all’uguaglianza giuridica e sostanziale dei diritti e delle opportunità e che difenda l’ identità di genere, e non l’ennesimo “dito” dietro cui trincerarsi.