Il nostro corpo è il risultato di milioni di anni di evoluzione, un processo silenzioso e costante che non si è mai fermato. Anche oggi, la biologia umana continua ad adattarsi al nostro stile di vita moderno, rendendo superflue alcune strutture che un tempo erano fondamentali per la sopravvivenza dei nostri antenati.

Organi vestigiali: un’eco del passato
Nel nostro corpo conserviamo delle vere e proprie testimonianze del nostro passato evolutivo. Si tratta di organi e strutture “vestigiali”, ovvero parti che hanno perso in gran parte o del tutto la loro funzione originaria. Due esempi classici sono il coccige e l’appendice.
Il coccige, l’ultima vertebra della nostra colonna, non è altro che il residuo della coda che aiutava i nostri antenati primati a mantenere l’equilibrio. Sebbene oggi funga ancora da punto di ancoraggio per alcuni muscoli del pavimento pelvico, la sua funzione è drasticamente ridotta. Gli scienziati ipotizzano che, con il passare dei millenni, potrebbe ridursi ulteriormente fino a scomparire.
L’appendice vermiforme è stata a lungo considerata un organo inutile, famoso soprattutto per le fastidiose infiammazioni (appendicite). In passato, si ritiene che avesse un ruolo nella digestione di diete ricche di vegetali coriacei. Ricerche più recenti, come quelle pubblicate sulla rivista Comptes Rendus Palevol, suggeriscono che possa funzionare come una “cassaforte” per i batteri buoni del nostro intestino. Tuttavia, la sua assenza non comporta problemi di salute, rendendola una candidata alla progressiva scomparsa.
Non solo organi: muscoli e peli superflui
L’evoluzione non riguarda solo gli organi interni, ma anche strutture apparentemente più semplici, come muscoli e peli. Vi siete mai chiesti perché alcune persone riescono a muovere le orecchie e altre no? La risposta è nei muscoli auricolari. Essenziali per molti mammiferi per orientare le orecchie e localizzare i suoni, negli esseri umani sono in gran parte atrofizzati. La nostra capacità di ruotare il collo ha reso questo movimento superfluo.
Lo stesso destino potrebbe toccare ai peli del corpo. Se per i nostri progenitori la pelliccia era fondamentale per la termoregolazione e la protezione, oggi abbiamo vestiti, case riscaldate e aria condizionata. Il brivido che ci fa venire la “pelle d’oca” è causato dai muscoli erettori del pelo, un riflesso ancestrale che serviva a sollevare il pelo per trattenere più aria calda o per apparire più minacciosi. Oggi, è solo un altro affascinante residuo del nostro passato.
In sintesi Il corpo umano è una straordinaria mappa della nostra storia evolutiva. Le parti che oggi consideriamo superflue sono indizi preziosi di come eravamo e suggerimenti su come potremmo diventare. L’evoluzione continua a modellarci, adattandoci a un mondo che noi stessi abbiamo costruito.
Se vuoi esplorare ulteriormente le meraviglie dell’evoluzione umana, puoi consultare portali autorevoli come il sito del National Geographic o le sezioni dedicate alla scienza di Focus.it.
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!