- L’ex investigatore federale Joseph Gutheinz esprime scetticismo verso le ipotesi sugli alieni;
- Secondo l’esperto, molti avvistamenti UFO hanno spiegazioni terrestri o naturali;
- La vastità dell’universo rende improbabili, al momento, visite extraterrestri documentabili.
Chi è Joseph Gutheinz, l’ex insider della NASA
Joseph Gutheinz non è un nome qualsiasi nel panorama investigativo americano: avvocato, docente universitario e già agente speciale presso l’OIG della NASA (Office of Inspector General), ha condotto numerose indagini su frodi spaziali e casi di falso materiale lunare. In un’intervista esclusiva rilasciata a Fox News, ha espresso le sue riflessioni sul dibattito contemporaneo legato agli UFO e alla possibilità di civiltà extraterrestri.
Siamo davvero soli nell’universo?
Gutheinz parte da un dato inconfutabile: l’universo è incredibilmente vasto. Solo la Via Lattea ospita circa 400 miliardi di stelle, e l’intero universo osservabile potrebbe contenere oltre 2.000 miliardi di galassie – numeri confermati anche dalla NASA stessa (NASA Exoplanet Archive).
Ma secondo l’ex agente, ciò non significa che la visita di entità aliene sulla Terra sia probabile. “Alfa Centauri, il sistema stellare più vicino, dista oltre 4 anni luce da noi. Anche viaggiando alla velocità della luce, servirebbero decine di migliaia di anni per raggiungerlo”, spiega Gutheinz.
Cosa sono allora gli avvistamenti UFO?
Gutheinz non esclude che alcuni testimoni oculari abbiano realmente visto oggetti volanti non identificati, ma invita alla prudenza: “Spesso si tratta di droni, velivoli sperimentali, satelliti, oppure di fenomeni atmosferici ancora non ben compresi”.
Una posizione simile è stata recentemente condivisa anche dal Pentagono, attraverso l’All-domain Anomaly Resolution Office (AARO), incaricato di analizzare i cosiddetti UAP (Unidentified Aerial Phenomena). In un rapporto del 2024, l’ufficio ha affermato che non sono emerse prove concrete di tecnologie non umane (U.S. Department of Defense).
Tra logica, scienza e immaginario collettivo
“Credere negli UFO non è un problema”, precisa Gutheinz, “ma serve una distinzione chiara tra ciò che è spiegabile e ciò che resta nell’ombra solo per mancanza di dati”. In sostanza, il suo approccio si basa su un rigoroso metodo scientifico, che mette da parte ipotesi affascinanti ma non dimostrate.
Il fenomeno UFO, quindi, per Gutheinz è più un riflesso della curiosità umana che una prova dell’esistenza di visitatori intergalattici. Ma ciò non toglie fascino alle domande che da secoli accompagnano l’uomo quando alza lo sguardo verso il cielo.
