Fabrizio Moro si è messo a nudo nel suo album “Pace”

VEB

Mancano una manciata di ore ormai: esattamente venerdì 10 marzo esce “Pace”, per Sony Music Italy e che contiene il singolo “Portami via”, con cui ha partecipato al Festival di Sanremo.

Fabrizio Moro presenta così ai suoi fans il suo ottavo disco di inediti: “Questo forse è il primo album in cui parlo solo di me stesso…”, ammette e aggiunge che “parlo di me, delle mie paure, delle mie fragilità, delle mie gioie, perché scrivere canzoni è terapeutico per me…”.

La settima posizione all’ultimo Festival non lo ha scoraggiato: «Sinceramente speravo in un piazzamento migliore, ma la delusione è durata un attimo. Anche perché la canzone è arrivata subito al pubblico. Era un banco di prova importante dopo un lungo lavoro. Aspettavo conferme. Da me, innanzitutto», spiega Fabrizio.

Pace arriva a tre anni dall’ultimo album (e a dieci da Pensa): “Rispetto al 2007 di Pensa sembrano passati cinquant’anni. E riguardandomi indietro ho avuto la percezione di aver costruito un’eredità importante, musicalmente parlando: questo mi ha dato serenità. Questo, invece, è stato un album terapeutico e me ne sono reso conto quando me lo sono ascoltato tutto di fila, senza la frenesia del lavoro di pre-produzione. Ho lavorato con una condizione psicologica timorosa, non sapevo verso quello che andavo incontro. Poi, durante lo svolgersi delle registrazioni, arrivavano delle conferme. Sembra quasi un concept album riferito al mio stato d’animo”.

Il cantautore romano così definisce la sua ultima fatica: “E’ un album egocentrico, parlo più di me. Ho lavorato molto su me stesso, sono stati due anni di produzione e sono successe tante cose. Alcune belle, altre meno belle, ma comunque importanti per la mia vita. Grazie ad una serenità temporanea e alla paternità, ho iniziato a vivere la quotidianità in maniera normale. Ho iniziato a fare la spesa, sono andato in tintoria, ho fatto cose normali che prima venivano fatte da altri per me”.

In questo percorso la paternità assume un ruolo significativo. Grazie a questa nuova responsabilità, Moro ha cambiato opinione su certe “battaglie sociali” che ha portato avanti in passato nella sua musica (vedi Pensa e la sua critica contro la mafia): “Ho capito che le cose bisogna raccontarle ma con meno rabbia (che va veicolata). Altrimenti ti capirà solamente chi ha rabbia”, ha continuato. Il cantautore, secondo Moro, “deve far affezionare la gente al suo linguaggio”.

Mentre “Portami via” ha già conquistato il disco d’oro e oltre 10 milioni di visualizzazioni del video su Vevo, Moro si prepara a due anteprime live del suo tour: il 20 aprile al Fabrique di Milano e il 26 maggio al Palalottomatica di Roma.

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