Certamente la sua immagine ha avuto un enorme contraccolpo negativo dopo i servizi di Striscia la Notizia, ma Flavio Insinna non ci sta a farsi mettere da parte dopo una carriera ventennale, e per fortuna, in Rai, ha trovato persone che ancora credono nel suo talento e nella sua professionalità, decidendo di dargli un’altra occasione.
Per quanti pensavano che dopo i servizi del tg satirico, in cui si vedeva il conduttore insultare senza mezzi termini concorrenti e staff, Insinna sarebbe stato licenziato, si sbagliava e di grosso: la Rai ha infatti preso una decisione circa il suo futuro professionale, e ha mostrato di apprezzare il suo lavoro.
Il conduttore, infatti, è stato riconfermato per la prossima stagione di “Dopo Fiction”, il programma della seconda serata del giovedì di Rai 1.
La notizia arriva da un’intervista rilasciata al settimanale “Chi” da Nino Frassica. L’attore siciliano del resto lo aveva già difeso nei giorni scorsi con alcune dichiarazioni rilasciate su “Oggi” con le quali aveva cercato di mettere in luce gli aspetti positivi di Insinna.
“Torneremo dopo l’estate. Lo annuncio ufficialmente, Flavio e io siamo confermati con Dopo Fiction anche il prossimo anno. Per questo ringraziamo Rai1”, ha quindi rivelato in un’intervista a DiPiù. Il presentatore, dunque, sarà nuovamente al timone del programma dopo la pausa estiva.
Una decisione in linea con il tweet di Andrea Fabiano, direttore di Rai1, che all’indomani del fattaccio scrisse: “Solidarietà totale, umana e professionale al conduttore”.
Insinna, dal canto suo, ospite di Bianca Berlinguer a Cartabianca, ha recentemente chiesto scusa per lo sfogo del fuori-onda, quello che Striscia la Notizia ha ri-mandato in onda fin quasi alla nausea: “Mi vergogno per il modo in cui mi sono espresso ad Affari Tuoi nei confronti della concorrente” ha detto “ma la mia colpa è di avere troppa etica del lavoro, mi appassiono e a volte uso un linguaggio sbagliato.”
“Imparerò a dire le stesse cose sottovoce” ha aggiunto “Contro di me è stata imbastita una campagna d’odio, hanno usato un libro che ho scritto sulla morte di mio padre scrivendo ‘femminicidio’ in sovraimpressione mentre leggevano dei passi del libro”.