Nella botte piccola c’è il vino buono, diceva un vecchio e saggio proverbio, che però negli anni poco è servito a consolare quanti, intenzionati a entrare nelle forze armate, sono stati ostacolati proprio dalla loro scarsa altezza.
C’è però una buona notizia per quanti non hanno nell’altezza la loro principale virtù: il consiglio dei ministri ha approvato il regolamento esecutivo della legge del 2 gennaio scorso, che prevede che il requisito dell’altezza sarà sostituito da una valutazione sull’idoneità fisica che prenderà in esame diversi parametri, dalla composizione corporea alla forza muscolare.
“Si è deciso quindi – si legge nella nota del Cdm – di non precludere l’accesso alle forze armate, alle forze di polizia e al corpo dei vigili del fuoco in ragione della mancanza del requisito dell’altezza minima prevista dalle attuali disposizioni, ma di consentire la valutazione dei soggetti in base a differenti parametri dai quali possa comunque desumersi la più generale ma imprescindibile idoneità fisica del candidato allo svolgimento del servizio militare o d’istituto”.
Il regolamento verrà ora sottoposto, per un parere, al Consiglio di Stato e alle commissioni parlamentari competenti, ma in attesa della sua entrata in vigore restano validi i limiti di altezza fissati dai vari corpi.