Spesso considerato un’alternativa innocua allo zucchero raffinato, il fruttosio, presente in molti alimenti naturali come la frutta, potrebbe nascondere insidie per la nostra salute. Una nutrizionista di fama spiega perché il suo metabolismo specifico può danneggiare il fegato e perché, in alcuni casi, è peggio dello zucchero tradizionale.

Siamo abituati a pensare che tutto ciò che è “naturale” sia automaticamente salutare. Le mele, l’uva, i frullati di frutta… tutti ricchi di fruttosio. Tuttavia, questa sostanza dolce, seppur presente in natura, viene processata dal nostro corpo in modo molto diverso rispetto ad altri zuccheri, con potenziali ripercussioni negative su fegato e metabolismo. La Dott.ssa Daniela Kielkowski, nutrizionista esperta, ha chiarito questi aspetti in un’intervista al portale di salute 24vita.de, sottolineando come anche fonti di zucchero apparentemente innocue possano creare problemi.
Fruttosio vs. Zucchero da Tavola: Una Differenza Sostanziale
La Dott.ssa Kielkowski è categorica: “Il fruttosio è peggio dello zucchero da tavola”. La chiave di questa affermazione risiede nel meccanismo metabolico. Mentre il glucosio (metà dello zucchero da tavola) stimola una risposta insulinica misurabile, il fruttosio viene metabolizzato indipendentemente dall’insulina e viene convogliato direttamente al fegato.
È proprio qui che si annida il pericolo. “Al fegato, il fruttosio viene convertito preferibilmente in grasso”, spiega la Dott.ssa Kielkowski. Questo processo può contribuire allo sviluppo della steatosi epatica (fegato grasso) non alcolica e aumentare il rischio di altri disordini metabolici. Va notato che fattori come lo stress cronico con alti livelli di cortisolo e diete eccessivamente restrittive in carboidrati possono anch’essi influenzare negativamente il metabolismo, come evidenziato da studi pubblicati su riviste scientifiche autorevoli come il Journal of Hepatology.
“Con il fruttosio, non si osserva una risposta insulinica, ed è proprio questo che lo rende così pericoloso”, ribadisce la nutrizionista. Questa mancanza di risposta insulinica significa che il corpo non riceve il segnale di sazietà che di solito accompagna il consumo di glucosio, portando potenzialmente a un consumo eccessivo.
La Frutta: Amica della Salute, ma con Moderazione
La frutta è indubbiamente una fonte preziosa di vitamine, minerali e fibre. Tuttavia, la Dott.ssa Daniela Kielkowski invita alla prudenza: “La frutta ha naturalmente molti benefici, come vitamine e minerali, ma alcune varietà contengono elevate quantità di fruttosio e poche fibre”. È consigliabile informarsi sul contenuto di fruttosio delle diverse varietà di frutta per fare scelte consapevoli.
In un’altra intervista sempre su 24vita.de, la Dott.ssa Kielkowski ha fornito indicazioni più dettagliate su quale frutta è più indicata e per quali è invece necessaria una moderazione nel consumo. Per una dieta equilibrata e consapevole, è sempre opportuno consultare un professionista della nutrizione.