Fumo il video shock diventa virale

VEB

Gli scienziati da tempo hanno confermato che il tabacco da fumo è ha uno stretto legame dell’aterosclerosi, una condizione in cui le arterie sono ostruite dall’accumulo di depositi di grasso chiamate placche in particolar modo nelle arterie che forniscono sangue al cuore. Se sei un fumatore o conosci un fumatore, lo spaventoso video, diventato virale, potrebbe un ottimo motivo per far sparire completamente questo vizio, un video nel quale i polmoni rosa e sani poggiano su un tavolo vicino a quelli neri, polmoni cancerosi che sono stati danneggiati fumando un pacchetto di sigarette al giorno per 20 anni.

Per qualcuno è un’abitudine legata a particolari momenti della giornata, per altri quasi un’ossessione, per altri ancora qualcosa da subire dalle persone intorno che hanno il temibile vizio: l’unica cosa certa, al momento, è che il fumo, attivo o passivo che sia, nuoce gravemente alla salute.

Nel mondo ogni anno muoiono, per malattie dovute al fumo, 4 milioni di persone (7 persone ogni minuto). In Italia la stima è di circa 100.000 morti all’anno per malattie dovute al fumo, di cui il 25% in un’età compresa tra 35 e 65 anni.

Le sostanze nocive presenti nel fumo di sigaretta danneggiano l’organismo con diverse azioni: cancerogena (sviluppo e accrescimento del cancro del polmone, del cavo orale, della laringe, dell’esofago, del pancreas, della vescica del rene); irritante (tosse, bronchite cronica, enfisema); ossidante (enfisema, atero-sclerosi sotto forma di infarto cardiaco, ictus cerebrale, emorragia cerebrale, trombosi, invecchiamento precoce).

Da qualche anno, sui pacchetti delle sigarette più comuni, sono comparse immagini shock che mettono in guardia sulle conseguenze, ma molti continuano ad ignorarle.

Difficile da ignorare sono però le immagini a dir poco impressionanti che ha deciso di diffondere, naturalmente a scopo di sensibilizzazione, Amanda Eller, infermiera del North Carolina, con un video pubblicato su Facebook.

Lo scioccante video esplicativo, in seguito a un esame autoptico, mette a confronto i polmoni malati di cancro (dopo aver fumato 1 pacchetto al giorno per 20 anni) con quelli in salute di un non fumatore.

La prima cosa che salta all’occhio? Il colore degli organi: praticamente neri quelli malati, di carne viva quelli sani. E non solo, a venire in evidenza è anche la loro funzionalità: quelli impregnati di fumo rispondono decisamente con più fatica alle sollecitazioni tramite una pompa.

Nello specifico, normalmente, tramite l’applicazione del respiratore artificiale, i polmoni dovrebbero gonfiarsi d’ossigeno come la fisiologica funzionalità imporrebbe. Invece non accade nulla di tutto questo a quello malato e se fossero ancora nell’organismo di un essere umano genererebbero una respirazione quantomeno difficoltosa.

E a rincarare la dose sull’aggressività di un potenziale cancro ai polmoni ci sono anche altri aspetti. Molto spesso arriva a coinvolgere anche bronchi, bronchioli e alveoli. Annidandosi dove normalmente dovrebbe passare l’aria può rendere praticamente impossibile la respirazione. Ogni volta che ci si accende una sigaretta potrebbe essere opportuno pensare sempre alle terribili conseguenze che, a lungo andare, quei tiri potrebbero generare.

Il video in oggetto è diventato subito virale contribuendo dunque a smuovere le coscienze sul tema, che poi era di fatto l’obiettivo principale dell’infermiera.

La Eller stessa si augura infatti che il suo video diventato virale possa spingere quante più persone possibili a smettere di fumare.

Ricordiamo comunque che non è mai troppo tardi per smettere di fumare, e i vantaggi per la salute sono indubbi ad ogni età. Numeri alla mano, i maschi e le femmine che smettono di fumare tra i 35 e 39 anni, vivono in media, rispettivamente 5 e 3 anni di più, rispetto ai coetanei che continuano a fumare; i maschi e le femmine che smettono di fumare tra i 65 e i 69 anni aumentano la loro aspettativa di vita in media di 1 anno.

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