Nell’ultima settimana Striscia la Notizia ha letteralmente massacrato Flavio Insinna, ex conduttore di Affari Tuoi, reo di essere ben diverso dall’uomo simpatico, generoso ed altruista che ha sempre mostrato di essere: aggressivo, violento e molesto coi concorrenti, dai servizi di striscia ne è uscito un ritratto impietoso che ben poco gli fa onore, come artista ma soprattutto come uomo.
E a quanto pare, in casa di mamma Rai, Insinna non sarebbe l’unico conduttore ad essere poco amato dal suo stesso staff: dopo le violenti liti con Adriana Volpe, approdate persino in tribunale, Giancarlo Magalli è stato accusato anche da un altro collega, Marcello Cirillo, che finora era rimasto fuori da ogni polemica.
Marcello Cirillo è il responsabile della parte musicale de I Fatti Vostri.
Un commento del conduttore porta però Cirillo a scrivere: “Non ho parlato per mesi, nonostante fossi al corrente di tutto, non ho pubblicato niente per rispetto all’azienda nella quale lavoravo, la RAI, anche perché ho sempre trovato volgare e vigliacco parlare con una persona attraverso i social quando ce l’hai vicino. Io, ho sempre parlato in faccia, assumendomi le mie responsabilità ma questa volta non posso resistere”, ha esordito.
Qualche fan sui social aveva affermato di non seguire più la trasmissione se fosse stato rimosso Cirillo. Pronta la risposta di Magalli definendo questa affermazione come “Un’offesa per il lavoro degli altri, fa solo ‘tre minuti’ di canzone”.
Proprio da questo parte lo sfogo di Cirillo contro Magalli: “Prima di sparare… pensa!! Caro Magalli, questa tua voglia infinita di scrivere sui social, stavolta ti ha fatto perdere il senso della verità. Ieri ti sei accanito con dei miei fan sulla pagina de “i fatti vostri”, ricordo, che tu sei GIANCARLO MAGALLI e i fan, sono quelli che dall’altra parte della tv vivono emozioni senza percepire nessun tipo di guadagno e lo fanno solo per amore, i fan sono quelli grazie ai quali esistiamo e vanno rispettati. Una signora ieri ha scritto che non essendoci più io nella prossima stagione non avrebbe più visto I Fatti Vostri, tu hai risposto prima con un simpatico “ciao” e poi, scrivendo che questa cosa era offensiva per il lavoro degli altri, perché io faccio solo “tre minuti” di canzone. E qui che io penso tu abbia veramente perso il senso della verità”.
Poi l’affondo: ” Come testimoniano da anni i titoli di testa de i fatti vostri e i miei contratti Rai, ho fatto parte del cast della trasmissione in qualità di co conduttore, che poi sia stato depotenziato nel tempo non certo per colpa mia, è un altro discorso. Però non ho mai protestato, perché per me non esistono piccole parti ma piccoli attori, e il piccolo attore è quell’uomo con la fissazione che il mondo debba gravitare intorno a lui, sempre, per una esigenza innata e malata del consenso quotidiano, consenso guadagnato nella tattica di non far parlare nessuno, senza mai cercare di arricchirsi delle idee altrui”.
Poi il messaggio diretto a Magalli: “Caro Giancarlo io mi aspettavo un altro tipo di messaggio da te, privato o pubblico, specialmente sul mio e sul lavoro in genere, perché il lavoro, come la verità, è un bene prezioso, è sacro, il lavoro è vita, chi perde il lavoro va rispettato più di chi lo ha, cosa che tu evidentemente non sei riuscito a fare forse perché troppo preso dal rispondere ai fan che non criticano te ma hanno espresso stima e affetto per me! Sei stato per anni il mio capitano, però la fascia bisogna guadagnarsela sul campo, giorno dopo giorno, con sacrificio, con sincerità, con amore e passione per il proprio lavoro ma soprattutto per quello dei propri compagni che non fanno mai gol ma che spesso si sacrificano per te per farti diventare capocannoniere. La fascia al braccio per me tu l’hai persa ma nonostante tutto, ti auguro di avere tanto successo nella prossima stagione de I fatti vostri e di trovare dei compagni di lavoro che ti ameranno e rispetteranno come ho fatto io in tutti questi anni!”.
Magalli, dal canto suo, si è difeso, sempre sui social. “Io ho solo detto che un programma di due ore pieno di argomenti diversi non può diventare inguardabile solo perché non c’è più la canzone. Non volevo sminuire Marcello, ma nemmeno gli altri”, ha scritto. E ancora: “Praticare l’odio su Facebook è uno sport diffuso e c’è chi ne approfitta, come se far odiare un altro servisse a farsi amare di più […] Sono più brutto io o chi imposta una campagna d’odio solo per vendicarsi?”.
Poi conclude: “Il mio affetto e la mia stima per Marcello non sono mai stati in discussione, e questo da più di vent’anni. Le decisioni che lo riguardano non dipendono da me e non le condivido, ma mi addolora profondamente questo aizzare i propri fan contro di me. Io non l’ho MAI fatto, (e potrei mobilitare più di 100.000 persone) e non lo farò mai. Tu critichi il fatto che scrivo sul web (molto poco in verità) e poi scrivi un post per dire cose che ci saremmo potuti dire a voce, se non avessi smesso di parlarmi da settimane. Mi dispiace molto. Se pensi che far odiare me ti farà amare di più dalla gente vuol dire che non hai una visione chiara delle cose. Queste cose lasciale fare ad Adriana”.