Gli scienziati hanno trovato una città citata nella Bibbia

VEB

Le parole dell’apostolo Pietro trovate incise sul pavimento di una basilica di quella che dovrebbe essere la città biblica di Betsaida.

Gli scienziati hanno trovato una citta citata nella Bibbia
foto@depositphotos.com

Come riporta il portale esoreiter, un mosaico di circa 1,5 mila anni è stato scoperto dagli archeologi sul pavimento della basilica durante gli scavi a El-Araj.

Su di esso sono scritte le parole di una preghiera all’apostolo Pietro. Questa scoperta era un’altra prova che la città biblica di Betsaida si trovava qui in tempi antichi, secondo Haaretz.

Gli scienziati hanno trovato il mosaico sotto uno strato di fango, perché circa 1,5 mila anni fa la città biblica fu allagata dalla marea.

Inoltre, nel corso delle operazioni di pulizia della città antica da uno strato di limo pluriennale, i ricercatori, oltre ai resti di una basilica bizantina costruita nel V secolo, hanno scoperto i resti di edifici del periodo dell’Antica Roma e il case della comunità ebraica.

Dal momento in cui sono iniziati gli scavi a El Araj, gli archeologi hanno cercato di trovare almeno alcuni documenti con il nome della città o con informazioni che potessero indicarne il nome. Ora il loro sogno si è avverato: sulla parete della basilica è stata ritrovata un’iscrizione dedicatoria, tipica di tutte le chiese bizantine. È servita come prova indiretta che i ricercatori stanno scavando nella misteriosa Betsaida.

L’iscrizione sul mosaico inizia con le parole “Konstantin, servo di Cristo“. Questo era il nome del donatore, e il suo nome è registrato per primo secondo la tradizione bizantina di dedicare i mosaici.

Gli archeologi spiegano che questo non è un riferimento a Costantino, il primo imperatore del Sacro Romano Impero a convertirsi al cristianesimo. E poi il donatore chiede l’intercessione “del capo e comandante degli apostoli celesti“.

Capo e comandante degli apostoli celesti” – così i cristiani bizantini chiamavano Pietro e solo lui, e non qualsiasi altro apostolo”, hanno osservato gli esperti che partecipano agli scavi.

Tutto ciò può servire come prova inconfutabile che qui si trovava la misteriosa Betsaida. I ricercatori ritengono che questa particolare chiesa sia menzionata in un testo scritto dal vescovo bavarese Willibald nel 724 d.C. Willibald descrive il pellegrinaggio alla chiesa, dicendo: “Da lì andarono a Betsaida, la residenza di Pietro e Andrea, dove ora c’è una chiesa sul sito della loro casa“.

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