Il Giappone, pioniere dell’alta velocità ferroviaria con i suoi Shinkansen, si prepara a una nuova rivoluzione nel trasporto terrestre. Il Chuo Shinkansen (SCMaglev) è il nuovo treno a levitazione magnetica che promette di collegare Tokyo e Nagoya in soli 40 minuti, viaggiando a una velocità operativa di 505 km/h. Un progetto avveniristico che ridefinisce il concetto di velocità e che si basa su una tecnologia tanto affascinante quanto complessa: la levitazione magnetica superconduttiva.

Levitazione e Propulsione: il segreto dell’SCMaglev
A differenza dei treni tradizionali che necessitano di ruote e binari, il Chuo Shinkansen “galleggia” letteralmente a circa 10 centimetri dalle guide. Questo è possibile grazie a un principio fisico noto come repulsione magnetica. Potentissimi magneti superconduttori, installati a bordo del treno, interagiscono con delle bobine montate lungo il percorso. Fino a quando il treno non raggiunge i 150 km/h, si muove su ruote, come un aereo in fase di decollo. Superata questa velocità, la forza magnetica diventa abbastanza intensa da sollevare l’intero convoglio, eliminando completamente l’attrito e consentendo di raggiungere velocità stratosferiche.
La propulsione non è affidata a un motore a bordo, ma è generata direttamente dal tracciato. Le bobine lungo le pareti del percorso non solo fanno levitare il treno, ma creano anche un campo magnetico in movimento che lo spinge in avanti e lo guida con precisione millimetrica. Questo sistema, noto come EDS (Electrodynamic Suspension System), è intrinsecamente stabile e sicuro. Come ha spiegato la Central Japan Railway Company (JR Central), l’operatore del progetto, “il sistema SCMaglev è progettato per garantire la massima sicurezza anche in caso di eventi sismici, frequenti in Giappone”.
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Un’opera ingegneristica tra record e sfide
Il Chuo Shinkansen non è solo un gioiello tecnologico, ma anche un’impresa ingegneristica colossale. Per mantenere un percorso il più rettilineo possibile, essenziale per le altissime velocità, circa l’80% della tratta tra Tokyo e Nagoya si svilupperà in galleria, attraversando le Alpi giapponesi. Questo ha comportato sfide costruttive enormi e un costo stimato di oltre 9.000 miliardi di yen.
Il treno, della serie L0 (L zero), ha già stabilito un record mondiale di velocità durante i test, raggiungendo i 603 km/h sulla linea sperimentale di Yamanashi. Questo dimostra l’incredibile potenziale di una tecnologia che, eliminando l’attrito, è limitata quasi esclusivamente dalla resistenza dell’aria.
Nonostante l’avvio dei lavori nel 2014, la data di inaugurazione della tratta Tokyo-Nagoya, inizialmente prevista per il 2027, è stata posticipata. Le sfide costruttive e alcuni ritardi hanno spostato il traguardo, ma il progetto continua a rappresentare il futuro del trasporto ferroviario ad alta velocità. L’estensione fino a Osaka è prevista in una fase successiva.
Domande Frequenti (FAQ)
Come fa il treno a “galleggiare” sui binari?
Il treno utilizza la tecnologia SCMaglev (Superconducting Maglev). Potenti magneti superconduttori a bordo del veicolo e bobine lungo il percorso creano un campo magnetico repulsivo che solleva il treno di circa 10 cm una volta superata la velocità di 150 km/h, eliminando l’attrito.
Quale velocità massima può raggiungere il Chuo Shinkansen?
Durante i test, il treno della serie L0 ha raggiunto la velocità record di 603 km/h. La velocità operativa commerciale, quando il servizio sarà attivo, sarà di circa 505 km/h, rendendolo il treno più veloce del mondo in servizio regolare.
Quando sarà possibile viaggiare su questo treno?
L’apertura della prima tratta, tra Tokyo e Nagoya, era inizialmente prevista per il 2027. Tuttavia, a causa di ritardi nella costruzione, la data è stata posticipata. Al momento non c’è una nuova data ufficiale di inaugurazione, ma si ipotizza possa slittare oltre il 2037 per il completamento totale.
È un sistema di trasporto sicuro?
Sì, il sistema a levitazione magnetica è considerato estremamente sicuro. La struttura a “U” del percorso avvolge il treno, rendendo impossibile un deragliamento. Inoltre, il sistema di controllo centralizzato e l’assenza di attrito eliminano molte delle variabili che possono causare incidenti nei sistemi ferroviari convenzionali.
Per approfondire la tecnologia dietro ai treni a levitazione magnetica, questo video offre una spiegazione dettagliata: Documentario sul Maglev
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