Picco Influenza arriva in italia

VEB

Secondo gli esperti l’influenza è ormai alle porte e il picco potrebbe, anzi dovrebbe, arrivare per la fine di novembre, già in questi ultimi giorni da nord a sud, da nord a sud, l’Italia è stata flagellata dal maltempo, in alcune regioni la temperatura è già calata, in altre lo sarà nelle prossime ore ed in modo repentino, un cambio di stagione da effettuare in modo rapido se qualcuno di voi non l’avesse già fatto.

Un’ondata di maltempo, con forti piogge e raffiche di vento potenti, sta flagellando la penisola, e sta portando con se anche la prima ondata di influenza che, stando a quanto dicono gli esperti, sarà la più forte degli ultimi anni.

Nello specifico, secondo i media dell’Australia, si tratterebbe della peggiore epidemia degli ultimi decenni: proprio nel “continente rosso”, il ceppo ha infatti già ucciso 52 persone tra giovani e bambini negli ultimi mesi.

Proprio dall’Australia, il ceppo influenzale si sta dirigendo verso l’Europa e, di conseguenza, investirà a breve anche la nostra penisola. Gli esperti sono sicuri che sintomi e malattia saranno molto simili, se non identici, a quelli australiani e, probabilmente, bisognerà fare i conti con numerosi casi infettivi, molti dei quali saranno gravi.

Influenza Italia invasa dal virus?

influenza italia invasa dal virus

Per difendersi la prevenzione con la vaccinazione è fondamentale, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Ma anche: lavarsi le mani, coprirsi la bocca con un fazzoletto o con il braccio quando si starnutisce o tossisce, e in particolare restare a casa quando si presentano i sintomi dell’ influenza.

Il pericolo non va sottovalutato: l’influenza, come visto, può trasformarsi in una malattia mortale, soprattutto tra le fasce di popolazioni più deboli, come gli over 65.

I dati di mortalità nel 2016-17, secondo quanto rilevato dall’indagine Censis:

La vaccinazione antinfluenzale – l’opinione degli italiani’, “tra gli anziani sono quasi raddoppiati, con un aumento impressionante. Tra le cause vi è appunto il calo della vaccinazione antinfluenzale in questa fascia, con una copertura che si attesta al 30-40% in varie aree del Paese e che rimane molto bassa”.

La riduzione della tendenza a vaccinarsi può essere dipesa dal grado di fiducia. Il 32,9% degli italiani over 50 afferma di fidarsi «molto» delle vaccinazioni (e la fiducia aumenta al 41,3% tra gli ultrasettantenni e al 40,7% tra i laureati). Il 51,2% si fida «abbastanza», «poco» o «per nulla» il 15,9%. Tra questi ultimi, ci sono soprattutto abitanti del Sud (19%) e persone meno istruite (26,6%).

Per il momento, però, “non è l’influenza vera e propria ma le robuste avvisaglie che l’anticipano – rassicura Maria Corongiu segretario regionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale).

“E’ sempre stato cosi. I vaccini comunque stanno arrivando, la rete dei medici sentinella allertata, la situazione è sotto controllo e non c’è da preoccuparsi, prima che l’influenza arrivi ci vorrà ancora qualche giorno. Dunque è meglio iniziare a vaccinarsi. I virus sono quelli degli altri anni e ad oggi non ne è stata isolata alcuna variante come l’anno scorso”.

Da metà ottobre a fine dicembre è il periodo più indicato per effettuare la vaccinazione antinfluenzale, per la situazione climatica del nostro Paese e per l’andamento temporale mostrato dalle epidemie influenzali.

L’avvio della campagna vaccinazioni non è uniforme sul territorio nazionale e dipende, in genere, dal momento in cui il vaccino viene reso disponibile alle singole Asl. La campagna è rivolta principalmente ai soggetti di età pari o superiore a 65 anni, alle persone di tutte le età con alcune patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza, alle persone non a rischio che svolgono attività di particolare valenza sociale.

L’apice dell’influenza 2018 è previsto in Italia dopo Natale.

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