Gli scienziati del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno scoperto che l’inquinamento atmosferico può aggravare il fenomeno dei temporali e i fulmini.

Il fatto che il numero di tali fenomeni stia crescendo è dimostrato dal monitoraggio meteorologico.
Secondo Naked Science, le immagini satellitari mostrano che i fulmini colpiscono più spesso lungo le rotte commerciali più trafficate. Gli scienziati hanno capito perché questo può accadere.
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Hanno detto che le particelle sospese nell’aria sono centri di condensazione dell’umidità. Ciò facilita la crescita di goccioline e la formazione di nuvole.
Se la concentrazione di particelle di aerosol è sufficiente, non possono diventare grandi gocce e piovere. Di conseguenza, salgono più in alto negli strati meno umidi dell’atmosfera e iniziano ad evaporare lì.

A condizione che l’aria trasporta anche abbastanza umidità (e questo rende difficile l’evaporazione e non consente alla nuvola di raffreddarsi e smettere di salire attivamente), si creano tutte le opportunità per il verificarsi di fulmini.
Gli scienziati sono giunti alla conclusione che il costante inquinamento dell’atmosfera con particelle di aerosol contribuisce a questo processo.
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